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Dino D'Andrea

TEANO – Acqua “rubata”, il sindaco minaccia di incatenarsi ai pozzi: la regione si arrende

TEANO – I pozzi sul territorio comunale utilizzati per portare acqua in altri paesi mentre i cittadini sono costretti a bere l’acqua proveniente dai pozzi del Gari e pagare all’acquedotto Campano circa 500mila euro l’anno. Il sindaco Dino D’Andrea ha “minacciato” la regione Campania: restituite i pozzi alla comunità sidicina oppure mi incatenerò davanti ad essi. E’ lo stesso primo cittadino di Teano a spiegare la vicenda: “vi racconto una storia che ha del paradossale, a qualcuno fara’ sorridere, ma ai cittadini di Teano costa tanto in termini economici e di salubrita’…e’ l’acqua che serve la città di Teano! Teano giace su una falda acquifera generata dal vulcano di Roccamonfina, infatti e’ il territorio delle acque (vedi Ferrarelle, Santagata…), a circa 150m si trova un’acqua di altissima qualita’ ma da piu’ di vent’anni i cittadini comprano l’acqua (per circa cinquecentomila euro l’anno) dalla societa’ Acqua Campania, le cui acque risultano essere ricche di calcare, provocando non pochi danni alle caldaie dei cittadini; oltrettutto l’acqua dei nostri rubinetti presenta tracce di arsenico (non patologiche) con un acquedotto comunale vecchio ridotto ad un colabrodo;  il paradosso e’ che esisitono sette pozzi di proprieta’ attuale della Regione e dati in gestione al Consorzio Idrico (ex Casmez) che una sentenza del Tribunale Superiore delle acque negli anni ’80 assegnò come proprietà al Comune di Teano e siti in localita’ San Giulianeta-Teano per rifornire  il litorale domitio con un‘acqua eccellente (la nostra) e la stessa localita’ San Giulianeta (circa 160 famiglie) non ha l’allaccio per l’acqua pubblica.  In sintesi diamo un’acqua pura (del nostro territorio) e noi ne acquistiamo una, diciamo piu’ scadente,  ad un prezzo esorbitante e per giunta la localita’ di Teano in cui insistono i sette pozzi e’sprovvista di acqua pubblica.  Ebbene, stamane, prima dell’ennesima riunione con i vertici Regionali e del Consorzio Idrico, ero deciso ad avviare uno sciopero della sete, ma abbiamo convenuto previa deliberazione di Consiglio comunale ed approvazione di una  convenzione tra il Comune di Teano e il Consorzio idrico che al territorio di Teano vengano restituiti due pozzi (ampiamente sufficienti a soddisfare il nostro fabbisogno). Nella convenzione che sottoporremo al Consiglio Comunale innanzitutto San Giulianeta’ avra l’allaccio all’acqua pubblica, l’ente regionale provvedera’ a sostituire (nei tratti stradali che noi rifaremo a breve) le tubature logore. Insomma ci siamo ripresi cio’ che e’ nostro, ed e’ un bene pubblico, la nostra acqua, pura, senza calcare ed arsenico ed in piu’ risparmiando circa cinquecentomila euro l’anno  avremo a spese del Consorzio idrico anche parte dell’acquedotto rifatto. Vi chiedo di essere presenti in Consiglio Comunale, organo sovrano, per condividere questa bella vittoria del nostro Paese”.

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