Ultim'ora

CAPUA – Gassificatore, Zinzi velocizza la procedura per l’impianto

capua.  Visure catastali e atti vari non hanno chiarito di chi è la proprietà del “fondo Molinella” dove dovrebbe sorgere il gassificatore voluto dalla provincia di Caserta in accordo con il Comune di Capua. Quest’ultimo ente ha più volte dichiarato di essere il vero proprietario del suolo che, però è rivendicato anche dall’Asl Napoli 1. Per cercare di raggiungere, finalmente, una soluzione e mettere un punto fermo in questa vicenda, il presidente della provincia di Caserta Domenico Zinzi si è fatto promotore di una sorta di conferenza dei servizi per il prossimo 10  aprile, vertice al quale  parteciperanno, oltre al Presidente, il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ernesto Esposito, il sindaco di Capua, Carmine Antropoli, e il commissario straordinario per l’impianto di gassificazione della Provincia di Caserta, Michele Di Natale. Un incontro importante anche perché, da quanto si è appreso, l’iter procedurale per la predisposizione della gara di appalto dei lavori, rischia di subire ulteriori ritardi proprio a causa del “nodo” terreno.. A tal proposito va anche ricordato che l’Asl ha rifiutato la soluzione transattiva suggerita dall’Avvocatura dello Stato al fine di dirimere la controversia. Un provvedimento, questo, che, se adottato, avrebbe sbloccato l’intricata vicenda.“La delicata questione relativa alla proprietà dell’area su cui dovrà sorgere il gassificatore – ha dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – è ad oggi l’unico ostacolo ad un percorso già tracciato. E’, infatti, pronto il bando per l’aggiudicazione dei lavori, così come sono stati perfezionati tutti gli altri adempimenti, grazie all’ottimo lavoro svolto dal Commissario, il professore Di Natale. L’incontro – ha concluso Zinzi – appare perciò non più rinviabile. Non è possibile dover attendere ulteriormente a causa di un problema che si trascina ormai da troppi mesi”. Dal Comune si dicono fiduciosi e sicuri che all’ente comunale verrà riconosciuta la proprietà. Del resto questa questioni ha dei risvolti anche per quanto riguarda la gestione complessiva del Comune di Capua in quanto il terreno è stato inserito quale bene dell’ente e il ricavato della sua vendita alla Gisec per la costruzione dell’impianto, è divenuta una voce importante nelle entrate previste in bilancio. La questione del terreno è, inoltre, motivo di critica delle forze di opposizione all’amministrazione comunale. “I fatti – afferma Rifondazione Comunista –  hanno smascherato l’ennesima bugia dell’amministrazione comunale, la prospettiva di battere cassa attraverso la cessione alla Provincia del terreno dove dovrebbe sorgere l’ecomostro: Antropoli e soci hanno tentato un’operazione in stile Totò con la fontana di Trevi, dato che la titolarità dell’area è oggetto di controversia fra Comune ed Asl Napoli 1. Controversia che con ogni probabilità si risolverà attraverso una soluzione transativa che porterà i nostri geniali amministratori a sborsare laddove prospettavano di incassare! Provocando così un ulteriore danno alle già disastrate casse comunali, oltre che all’ambiente. Speculatori senza scrupoli continuano a minacciare la nostra salute, soltanto attraverso la lotta potremo riappropriarci di ciò che ci appartiene per diritto naturale, la nostra terra”.
giovanni scarpa

Guarda anche

CAPUA – In fiamme la collina di Sant’Angelo: paura per la Basilica e alcune abitazioni

CAPUA – L’incendio è divampato poco fa sulle colline di Sant’Angelo in Formis, frazione del …