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Sessa Aurunca / Carinola – Cleprin: misteriose apparizione, inquietanti sparizioni e la dirigente comunale “integratrice”

Sessa Aurunca / Carinola (quinta puntata) – Nel settembre 2017 gli agenti del Commissariato di Polizia di Sessa Aurunca arrivano presso gli uffici dell’amministrazione comunale per l’esecuzione di un provvedimento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che disponeva doversi acquisire  in copia conforme all’originale – questa è la procedura tipica per la pubblica amministrazione – tutta la documentazione comunque riguardante  la ditta CLE.PR.IN. agli atti di ogni settore o ufficio del Comune. La polizia giudiziaria esegue scrupolosamente le operazioni affiancando ad ogni capo settore uno o più agenti che verifichino che ogni copia acquisita sia effettivamente conforme agli originali custoditi agli atti così come attestato da ogni singolo dirigente. La documentazione consegnata è copiosa: centinaia e centinaia di documenti molti dei quali però si ripetono agli atti dei diversi uffici. In Commissariato gli investigatori restano però subito sconcertati dalla cospicua quantità di documenti acquisita agli atti dell’ufficio S.U.A.P. del Comune; ben 108 documenti tutti autenticati foglio per foglio (ben 307) come copie conformi agli originali dall’allora dirigente di quell’ufficio Vincenza Grella. La circostanza appariva subito sospetta in quanto la CLE.PR.IN. non aveva mai avuto una benché minima autorizzazione per cui appariva inspiegabile che si fosse accumulato un simile carteggio. La soluzione del mistero era sotto gli occhi degli investigatori:  le copie acquisite non erano sicuramente del S.U.A.P. in quanto risultavano tutte indirizzate non a quell’ufficio, né ad altri uffici del Comune di Sessa Aurunca, né ad altri organi o enti, ma tutti avevano come destinatario – ben indicato con le freccette – la stessa CLE.PR.IN.
La domanda era scontata: che ci facevano le copie destinate alla ditta agli atti del S.U.A.P.?
Accertamenti esperiti con il precedente dirigente portavano alla sconcertante scoperta che i documenti relativi alla CLE.PR.IN effettivamente agli atti del SUAP erano infatti solo tre.
Allora come ci erano finiti allora ben 304 fogli in più nonché una cartellina della stessa CLE.PR.IN al S.U.A.P.?
La domanda veniva girata evidentemente alla dirigente Grella che a verbale dichiarava di aver lei stessa “integrato” il fascicolo CLE.PR.IN procurandosi le copie dei documenti ma senza fornire una spiegazione razionale ma soprattutto senza spiegare perché le copie da lei asseritamente raccolte non provenissero da altri uffici del Comune ma dalla stessa azienda. Gli ufficiali di polizia giudiziaria di fronte a tali prove non potevano che deferire la dirigente municipale all’Autorità Giudiziaria per l’evidenza di ipotesi di reato a suo carico – falsità in atti e favoreggiamento –  talmente evidenti che il Pubblico Ministero disponeva doversi stralciare la posizione della Grella dal procedimento originario a carico della CLE.PR.IN. incardinando un distinto procedimento a suo carico per favoreggiamento e falso.
Che fine ha fatto il procedimento?
Questo allo stato non è dato sapere…..

 

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