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TEANO – Banda Italo-albanese, Perna accusato di ricettazione

TEANO – Armando Perna, il parrucchiere teanese finito nell’operazione dei carabinieri di alcuni giorni fa, è accusato, unicamente di ricettazione. Lo riferisce il suo difensore, Ciro Balbo, che evidenzia anche la sproporzione della misura restrittiva rispetto alle accuse mosse. Infatti, precisa Balbo, la stragrande maggioranza dei processi per ricettazione si svolgono con l’indagato a piede libero.  Quindi, continua Balbo, contro Perna non viene mossa nessuna altra accusa, né di furto né di rapina. Lui ha sempre respinto ogni accusa, anche durante l’interrogatorio di garazia che si è svolto alcuni giorni fa. Perna in città è molto conosciuto, soprattutto dalle donne, perchè è un affermato parrucchiere.
L’indagine ha permesso di individuare i componenti del gruppo criminale di nazionalità albanese ed italiana dedito alla commissione di furti in aziende agricole e casolari di campagna, con sottrazione di mezzi e gasolio agricolo. Gli inquirenti inoltre hanno fatto luce su numerosi episodi  comunemente definiti “cavalli di ritorno” attuati mediante la richiesta estorsiva di somme di denaro in cambio della restituzione dei beni sottratti. Tra i destinatari del provvedimento anche i fratelli LETTIERI autori dell’omicidio in abitazione di GIGANTE Antonietta commesso in Licola di Pozzuoli il 19 novembre 2011, già tratti in arresto dai Carabinieri di Casal di Principe.  In particolare per cinque soggetti è stata disposta la misura cautelare in carcere mentre per i restanti quattro la misura degli arresti domiciliari. L’attività investigativa, avviata nel luglio 2011 e protrattasi fino al febbraio 2012, coordinata dalla citata Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile unitamente alla Stazione Carabinieri di Sparanise, entrambi reparti della Compagnia di Capua, ha scoperto l’esistenza di due gruppi criminali, tra loro collegati, costituiti da italiani e albanesi, dediti, nell’intera provincia di Casetta, il primo a furti presso abitazioni private e aziende agricole, di automezzi, motoveicoli, trattori agricoli e macchinari per l’agricoltura ed alla successiva richiesta estorsi va di una somma di denaro per la restituzione di quanto in precedenza rubato, mentre il secondo era specializzato nella sottrazione di ingenti quantitativi di gasolio agricolo, custodito presso diverse aziende agricole ed alla successiva vendita dello stesso. Le indagini, condotte con metodi tradizionali di osservazione, pedinamento, perquisizioni, sequestri e controlli di polizia ma anche attraverso un’articolata attività tecnica intercettiva, hanno consentito, attraverso univoci elementi accusatori, di pervenire all’identificazione dei due gruppi criminali i cui partecipanti, notte tempo, si introducevano arbitrariamente in casolari di campagna ed aziende agricole per asportare veicoli (auto, moto e trattori), attrezzature agricole varie (atomizzatori, decespugliatori, ecc…), nonché gasolio agricolo ivi presenti.

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