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VAIRANO PATENORA – La fiaba: “Bianca Greta e gli otto nani” è stata presentata nel ricordo di Antonella e Rosanna Laurenza

VAIRANO PATENORA – Ieri sera,in una sala della chiesa Cosma e Damiano (parroco don Luigi De Rosa) di Vairano Scalo, mentre l’Italia intera ricordava la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, un’umile maestra di scuola primaria, Nicolina Moretta, ricordava assieme a un folto pubblico con la prima presentazione della fiaba:”Bianca Greta e gli otto nani” (Bertoni Editore) le vittime del
femminicidio delle due sorelle Antonella e Rosanna Laurenza. Quella che fu la strage dell’Alto Casertano del 15 novembre 2018. Quale legame può esserci con una fiaba ambientalista ispirata a Greta Thunberg e una strage familiare che con lo stesso assassino che si suicidò fece cinque vittime? Il legame è forte. Si tratta della libertà della donna di contare e di stare bene nella società come nella famiglia in cui vive. La libertà di poter scegliere le condizioni di benessere adatte alla sua vita e di poter credere in un mondo migliore. Le donne non sono più una ‘Biancaneve’ che aspetta prima il ‘principe azzurro’per sentirsi realizzata e poi l’affermazione dei figli (maschi). Oggi a tutti i livelli sociali e culturali la donna vuole contare di suo, in prima persona. Proprio come la sedicenne Greta che vuole una ‘Casa comune’ sostenibile anche per le generazioni future. Questa giovane che è stata eletta donna dell’anno incarna bene il ruolo della “Biancaneve” contemporanea. Oggi Bianca Greta. Così come l’autrice Moretta l’ha descritta nella fiaba, con le splendide illustrazioni della maestra Giovanna Lepore, è padrona della sua vita e ne decide il
percorso.

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