Piedimonte Matese – L’amministrazione dorme, i giudici condanno il comune: tanto pagano i cittadini

Piedimonte Matese – L’emblema della inefficienza amministrativa potrebbe essere rappresentato dalla sentenza emessa dai giudici del Tar della Campania che oltre a condannare il municipio al pagamento delle spese hanno nominato anche un commissario che (trascorsi inutilmente ulteriori 60 giorni) dovrà fare ciò che la macchina amministrativa non ha voluto o saputo fare. Tutto sarà, chiaramente, a carico dei cittadini di Piedimonte Matese. Non certamente a carico di coloro che – comunque – incassano lo stipendio oppure le indennità. I giudici hanno condannato il municipio per non aver concluso nei tempi di legge un procedimento di richiesta di Sanatoria (pendente da Luglio 2018)  non solo al pagamento delle spese processuali, ma ha anche nominato un commissario ad acta che dovrà anche questo pagare il comune ed ha ordinato anche di fare la segnalazione alla Procura della Corte dei Conti. Questo tutto a spese dei cittadini.
Tutto nasce dal ricorso proposto da Azienda Agricola Quercete per l’annullamento e/o la declaratoria di illegittimità del silenzio – inadempimento serbato dall’Amministrazione comunale in ordine alla richiesta del 30.2018 (prot. n. 9865), finalizzata all’accertamento di compatibilità paesaggistica, avanzata dalla ricorrente.  Il Tar accoglie il ricorso, nomina, quale Commissario ad acta, il Direttore della Direzione Generale per il Governo del Territorio della Regione Campania, con facoltà di delega ad un funzionario del medesimo Ufficio, che interverrà su richiesta del ricorrente solo dopo l’inutile decorso del termine assegnato all’Amministrazione comunale.  Condanna il Comune di Piedimonte Matese al pagamento delle spese del presente giudizio, che liquida in complessivi € 1.000,00 (euro mille), oltre agli accessori di legge e alla rifusione del contributo unificato (nella misura effettivamente versata).