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VAIRANO PATENORA / PRATELLA – L’ambulanza si schianta e la paziente muore, nessuna colpa: tutti assolti

Vairano Patenora / Pratella – Il Giudice Monocratico della I sezione penale del Tribunale di S. Maria Capua, dott.ssa Carotenuto, accogliendo le richieste della difesa, ha assolto poche ore fa Cavicchia Giulia, di anni 76 ed originaria di Pratella,dal reato di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sulla circolazione stradale e dall’aver cagionato lesioni personali gravi e gravissime ad altre quattro persone. Assolto anche l’altro imputato, Enrico D’Alessandro, di Capodrise.
In particolare, i difensori dell’imputata, gli Avvocati Vincenzo Cortellessa e Luca Geremia, hanno sostenuto l’assenza di prova certa sul nesso di causalità tra l’incidente e la morte della signora trasportata a bordo dell’ambulanza in gravi condizioni. I fatti risalgono al 23 aprile del 2012 e sono avvenuti sulla SS. Venafrana all’altezza dell’incrocio per Vairano Patenora; secondo quando accertato nel corso del procedimento penale, la Cavicchia Giula, proveniente da Vairano Patenora a bordo della propria autovettura Renault Clio (su cui viaggiavano anche i due nipoti), nell’immettersi sulla Venafrana andava a collidere con una ambulanza proveniente da Caserta e diretta all’Istituto Neuromed di Pozzilli; dopo il primo impatto con la vettura, l’ambulanza fermava la propria corsa contro uno dei grossi alberi che delimitano la carreggiata in quel tratto di strada. Sul posto intervenivano diversi mezzi di soccorso ed i Carabinieri di Vairano Scalo per gli accertamenti del caso e per prestare ausilio ai numerosi soggetti rimasti feriti dopo il violento impatto. Intanto, la signora trasportata sull’ambulanza coinvolta nel grave incidente stradale, veniva immediatamente prelevata da altro personale sanitario e condotta presso l’Istituto Neuromed di Pozzili, dove in tarda serata decedeva. All’esito delle indagini preliminari – svolte anche con l’ausilio di un Consulente Tecnico per la ricostruzione cinametica del sinistro – la Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere chiedeva ed otteneva il rinvio a giudizio di Cavicchia Giulia e di d’Alessandro Enrico, la prima qual conducente della Renaul Clio ed il secondo quale autista dell’ambulanza per aver cagionato – in violazione delle norme sul codice della strada – la morte della signora Cioffi Pasqua, formulando una richiesta conclusiva di condanna ad anni 4 di reclusione per entrambi. Di diverso avviso gli avvocati Vincenzo Cortellesa e Luca Geremia, difensori della Cavicchia Giulia, e gli avvocati Roberto e Massimo Garofalo difensori di D’Alessandro Enrico, secondo i quali non era stato accertato – al di là di ogni ragionevole dubbio – che le cause della morte potessero essere ascritte all’incidente stradale e non, invece, alle pregresse gravi condizioni in cui già versava la signora trasportata in ambulanza prima dell’incidente; peraltro, nel corso del processo, era stato escusso anche il medico che aveva effettuato l’ispezione cadaverica, ma non era stato in grado di precisare le effettive cause della morte. Stamane il Tribunale, accoglieno le richieste difensive, ha assolto entrambi gli imputati dal reato di omicidio colposo pluriaggravato, perché il fatto non sussiste.

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