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CAPUA – Rientro da Marte, ricerche affidate al Cira

CAPUA – Le verifiche sui velivoli che dovranno rientrare da Marte, per conto della Nasa; o quelle sull’impatto del volo supersonico in joint con l’Agenzia spaziale giapponese, per parlare di programmi che presto coinvolgeranno anche le grandi imprese dell’aerospazio attive nel mondo. Ma non solo. Sul carnet dei piani del Cira, il Centro di ricerche aerospaziali di Capua, vicino Caserta, ora compare anche altro: progetti a servizio delle pmi aerospaziali italiane e straniere.
Il centro di Capua viene fondato da Luigi Gerardo Napolitano nel 1984 per l’attuazione del Prora (Programma di ricerca aerospaziale italiano). E da subito si dota di impianti che ne faranno un unicum a livello mondiale: il Plasma Wind Tunnel, unico per potenza e dimensioni, l’Icing wind tunnel, il Laboratorio di impatto delle Strutture Aerospaziali e la Galleria Transonica. Ne fanno un centro di ricerche aerospaziali con un valore della produzione sui 48 milioni, con un utile operativo di circa 12 milioni e con un organico di 350 dipendenti..
Nel 2011, a esempio, abbiamo raccolto ordini dall’industria del settore per circa 25 milioni. Oggi le imprese vengono a fare verifiche dei propri velicoli anche dalla Cina. Grande utilizzatore del wind tunnel è poi il consorzio Airbus». Centri similari ce ne sono, a esempio in Olanda o in Russia, ma il Cira attrae sopratutto per le verifiche sulla resistenza dei materiali al ghiaccio.  cs

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