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VAIRANO PATENORA – Castello ai privati, la gioia di Martone

VAIRANO PATENORA – Dopo circa 33 anni si ritorna a parlare in modo concreto del Castello Medievale di Vairano e del suo Borgo. Per il Gruppo Consiliare Torre è un gran risultato visto che il nostro CAPO GRUPPO fu quello che insistette per farlo diventare BENE COMUNE. E’ da giorni che un gruppo di giovani e meno giovani vairanesi attraverso il Social Network  pone delle questione. Secondo noi fanno bene A porsi delle giuste domande e giuste osservazioni. circa i contenuti delle proposte private si tratta di malloppi di carta che prima ancora di tentare di trasferirlo ai cittadini occorre leggerli e acquisirne i principi essenziali. In ogni caso bisogna sapere che chi farà l’ investimento sarà un privato. E’ evidente che a nessun privato si può chiedere investimenti negandogli il giusto ammortamento e remunerazione del capitale investito. La Comunità Europea non da finanziamenti per fare monumenti ma bisogna dimostrare che intorno al recupero si avvii una attività culturale e anche economica. Il centro della proposta privata è quello di un albergo diffuso, per il quale ha anche presentato una proposta economica per mq di acquisto di abitazioni e suoli privati. E’ evidente che l’albergo diffuso ha un senso se nell’ambito di uno storico e significativo borgo medievale. Di qui il recupero e la richiesta di comodato delle parti pubbliche. Le parti pubbliche sono il castello,le mura, le torri e non solo, perchè bisogna ache fare una buona ricerca di parti acquisite privatamente in modo abusivo. Anni addietro avviammo già un lavoro con la facoltà di architettura di Napoli,prof.ssa Gaetana Cantone, riesaminando il libro “dei fuochi”(che speriamo non hanno distrutto) e una classificazione dei vari reperti del borgo(molti rubati,come le pietre di alcuni davanzali e il tufo delle finestre ovali, ma li poseranno potete esserne sicuri). Il lavoro che facemmo avviare aveva come obiettivo la possibile realizzazione di un albergo diffuso ma attraverso la multiproprietà; purtroppo gli eventi dei successivi 25 anni hanno franato gli slanci precedenti. Chiaramente il comodato non può essere totale e non si possono privatizzare le strade e gli spazi pubblici. Anche su alcune parti pubbliche va fatto un ragionamento appropriato. Ad esempio tutto il padiglione delle case popolari di proprietà comunale e gli stessi spazi delle torri dove possono essere ricavati vani abitabili”. E’ il pensiero del consigliere di opposizione del Gruppo Consiliare Torre, Gianpiero Martone.

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