FRANCOLISE – In manette ieri mattina Alfonso Cacciapuoti (ritenuto dalla Procura reggente del clan a Sant’Andrea del Pizzone e Cancello ed Arnone) e Gioacchino Tucci. Finiti in manette altre sedici persone che secondol’accusa controllavano per la malavita organizzata l’intero Agro Caleno. Numerosi gli episodi di estorsione ai danni di imprenditori locali, molti dei quali hanno collaborato con gli inquirenti una volta convocati in caserma. Durante l’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere coordinati dalla Procura di Napoli – pm Antonello Ardituro della Direzione Distrettuale Antimafia – e’ stato riscontrato nella disponibilita’ del clan un ingente quantitativo di armi da guerra e ordigni rudimentali. E’ stato anche eseguito un sequestro di una sala scommesse a Falciano del Massico di un indagato, esercizio commerciale gestito pero’ dal boss Cacciapuoti. I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere hanno anche sequestrato una sala scommesse di Falciano del Massico (Caserta) riconducibile a uno dei destinatari dei 17 provvedimenti eseguiti oggi. L’uomo, attualmente detenuto, e’ ritenuto dagli investigatori il referente del clan dei Casalesi nei comuni casertani di Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Sant’ Andrea del Pizzone, Vitulazio e Pignatarto Maggiore. Il titolare della sala e’ indagato. Undici provvedimenti sono stati notificati a persone gia’ in carcere. Sei, invece, le persone in liberta’ bloccate dai militari dell’Arma durante il blitz. Dieci dei sedici arrestati si trovavano gia’ in carcere, uno ai domiciliari e gli altri erano a piede libero prima di questa mattina. L’indagine ha permesso di far luce anche su un attentato dinamitardo, mediante utilizzo di ordigni artigianali poi sequestrati, che esponenti della consorteria criminale stavano organizzando per colpire la stazione carabinieri di Grazzanise e la compagnia carabinieri di Santa Maria Capua Vetere.
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