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AVERSA – Camorra, ordinanze di custodia cautelare per sette uomini

AVERSA – Nella mattinata odierna, militari della Compagnia CC di Casoria e del Nucleo Investigativo CC di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA di Napoli, rispettivamente per gli omicidi di Angelino Luigi ‘o paesamo e di Verde Francesco ‘o negus. Per quanto riguarda l’omicidio di Angelino Luigi ‘o paesano -consumato in data 21.11.2008 in Caivano- l’ordinanza  cautelare ha riguardato Ferraiuolo Luigi detto ‘o niro niro ed Auletta Antonio detto Tonino ‘o riccio. Angelino Luigi, fino alla data della sua eliminazione fisica, era ritenuto il “reggente” di tutte le attività illecite per la zona di Caivano. L’omicidio in questione va inquadrato in una serie di vicende criminali sviluppatesi nell’area nord dell’hinterland partenopeo, a partire dall’omicidio di Mele Vincenzo, avvenuto il 22.09.1997, che storicamente ha determinato la rottura di equilibri delinquenziali che si stavano costruendo, dando origine ad una sanguinosa guerra di camorra, nel corso della quale sono stati consumati diversi agguati mortali; in questa guerra catenata in Caivano e dintorni, inizialmente si sono avuti due schieramenti: da un lato i caivanesi, capeggiati da Natale Salvatore e Marino Giuseppe (il primo, ucciso poi il 23.9.99, il secondo, divenuto collaboratore di giustizia); dall’altro, i napoletani
(cioè gli sfrattati del terremoto del 1980, trapiantati nel Parco Verde di Caivano), capeggiati da Russo Alfredo ‘o nano (poi divenuto collaboratore di
giustizia) e da Ciccarelli Domenico caciotta. Ognuno di tali schieramenti si è federato con organismi delinquenziali di zone limitrofe; il clan Natale-Marino si è confederato con i clan Pezzella Pasquale-Legnante (operante in Frattamaggiore) e Belforte di Marcianise; il clan Russo-Ciccarelli si è confederato con quello di Pezzella Francesco pane ‘e rane, operante in Cardito. I settori di interesse della criminalità organizzata nella zona in questione sono state le estorsioni ed il traffico di droga. Per quanto riguarda il Parco verde di Caivano, l’attività principale, se non addirittura assorbente, è stata proprio la vendita degli stupefacenti.
Questa prima fase si è chiusa con l’omicidio di Natale Salvatore ‘o zuppariello, causata -secondo il racconto dei collaboratori- da una decisione di un cartello creatosi per stabilire una tregua nella zona, tregua che, invece, era stata avversata dal Natale. Dopo tale eliminazione, all’inizio degli anni 2000, il territorio di Caivano è stato teatro di una nuova guerra, che ha visto la contrapposizione di due gruppi criminali: da una parte il gruppo La
Montagna Domenico e dall’altra il gruppo Di Micco Giuseppe-Castaido (forano), con la continua ricerca, da parte di ciascun gruppo, di impossessarsi del Parco Verde, fonte inesauribile di illeciti introiti. Gli sviluppi di quest’ultima guerra di camorra sono culminati negli omicidi di Di Micco Giuseppe e di
Castaldo Pasquale, nonché nella lunga latitanza di La Montagna Domenico, terminata con il suo arresto in data 22.1.2009.
In seguito a questi ultimi sviluppi, con il verificarsi di successivi omicidi, nonché a causa di molteplici arresti di personaggi riconducibili ai vari gruppi presenti sul territorio, il controllo delle
attività illecite sul comune di Caivano è passato sotto la gestione di Angelino Luigi, il quale si era proposto come il “reggente” di tutte le attività illecite
su tale territorio, forte della precedente appartenenza al clan Natale-Marino.
L’omicidio di Angelino Luigi ha rappresentato un fatto particolarmente eclatante, in quanto eseguito in pieno giorno, alle ore 13:00, ad opera di vari soggetti- giunti sul posto a bordo di alcuni veicoli ed armati di kalashnikov e pistole- i quali hanno colpito mortalmente Angelino Luigi con numerosi colpi d’arma da fuoco. Dalle indagini effettuate, è emerso un duplice movente per tale agguato:

il primo movente è il desiderio di vendetta, coltivato da Ferraiuolo Luigi ‘o niro niro, per il precedente duplice omicidio, avvenuto il 20.01.1998 in Crispano, ai danni di Ferraiuolo Raffaele e Ferraiuolo Antonio (rispettivamente fratello e nipote del predetto), nel quale avrebbe avuto un ruolo attivo proprio Angelino Luigi;

il secondo movente è l’esigenza di soppiantare Angelino Luigi nella gestione degli affari illeciti a Caivano, in virtù di una alleanza determinatasi traFerraiuolo Luigi ed i componenti di altri cartelli criminali.

La pluralità di moventi ha determinato la partecipazione all’agguato di soggetti appartenenti a gruppi diversi, quali per l’appunto Ferraiuolo Luigi ed Auletta Antonio (quest’ultimo storicamente legato ai gruppi facenti capo a Pezzella Francesco ed Ullero Francesco, e che sarebbe stato uno degli esecutori materiali).

Per quanto riguarda l’omicidio di Verde Francesco ‘o negus (commesso in Casandrino il 28.12.07), la vicenda ha già avuto un primo vaglio processuale, con la condanna all’ergastolo (irrogato in data 6.3.12 dalla III Corte di Assise di Napoli) di Marrazzo Vincenzo e di Puca Pasquale, mandanti e -il primo- altresì esecutore materiale del delitto.Dopo la sentenza si è registrata la scelta collaborativa di Marrazzo Vincenzo, cui sono seguite quelle della moglie Petrosino Rosa, dei figli Francesco e Filippo, e del fratello Antonio. Sulla scorta delle cinque chiamate ora ricordate è stato possibile integrare gli elementi già emersi in occasione della originaria attività di indagine, il che ha consentito una ricostruzione pressoché completa del grave accadimento. L’omicidio di Verde Francesco ha costituito l’avvenimento certamente più grave occorso negli ultimi 15 anni nella zona di Casandrino – S. Antimo – Grumo Nevano, da tempo territorio sottoposto al controllo di diversi clan (Verde, Aversano, Marrazzo, Puca, Petito), tra loro distinti, ma con interessi convergenti ed anche con una sorta di cassa comune, nella quale confluivano i proventi delle attività illecite svolte da ciascun gruppo nel settore delle estorsioni. Questo insolito equilibrio è stato rotto proprio dalla decisione di sopprimere Verde Francesco, decisione che è maturata nell’ambito dei clan Puca e Marrazzo e che è stata portata ad esecuzione da esponenti di entrambi i gruppi. Attraverso il determinante apporto dei collaboratori di giustizia, la ricostruzione operata in occasione del primo processo ha dunque trovato piena conferma, per cui può ritenersi accertato che i due citati gruppi hanno ideato la soppressione dello storico capoclan al fine di limitare le mire espansionistiche dei Verde, che si stavano manifestando tra il 2006 ed il 2007 anche approfittando del calo di importanza che stavano registrando i gruppi Petito ed Aversano per effetto di pregresse azioni giudiziarie. L’intesa Puca-Marrazzo ha dunque avuto la finalità di consentire ai citati clan di appropriarsi definitivamente dei territori innanzi indicati, sui quali l’attività estorsiva ai danni di imprese, cantieri ed industrie risulta particolarmente
redditizia.
Secondo la ricostruzione effettuata alla perpetrazione del delitto hanno preso parte vari soggetti, tra i quali, oltre ai già condannati Puca Pasquale e Marrazzo Vincenzo: Marrazzo Antonio, quale ulteriore mandante, per aver preso parte a riunioni organizzative con Puca Pasquale ed altri esponenti del clan Puca prima della scarcerazione del fratello Vincenzo; Di Spirito Luigi -esponente del clan Puca- quale mandante ed uno degli organizzatori del delitto; Puca Ferdinando -parente di Puca Pasquale ma altresì legato ai Marrazzo- quale conducente dell’auto a bordo della quale vi era Marrazzo Vincenzo, esecutore materiale; Marrazzo Filippo, con il ruolo di specchietdsta, consistente nel verificare l’arrivo di Verde Francesco presso il commissariato PS di Frattamaggiore e nel darne notizia al padre Marrazzo Vincenzo; Morlando Vito, con il ruolo di addetto ai recupero degli esecutori materiali.

ELENCO DELLE PERSONE DESTINATARIE DELLE ORDINANZE CAUTELARI

Ferraiuolo Luigi detto ‘o niro niro, nato a Cardito (NA), il 26.12.1959 (custodia in carcere)

Auletta Antonio detto Tonino ‘o riccio, nato a Cardito (NA) il 28.01.1971 (custodia in carcere)

Di Spirito Luigi detto palatella, n. a S. Antimo il 18.9.60 (custodia in carcere)

Marrazzo Antonio, n. a Casandrino il 17.1.68 (custodia in carcere)

Marrazzo Filippo, n. ad Aversa il 3.8.89 (arresti domiciliari)

Morlando Vito detto / ‘indiano,n. a Casandrino T8.9.54 (custodia in carcere)

Puca Ferdinando, nato ad Aversa (CE) il 2.5.1986 (custodia in carcere)

 

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