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Il vice sindaco Mario Di Pippo

ROCCAMONFINA – Fondi della Nicola Amore al municipio, tutto archiviato a carico di tre indagati. La Procura: nessun reato  

ROCCAMONFINA – La Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione per l’indagine aperta a carico di tre persone in merito al presunto utilizzo improprio, da parte del municipio di Roccamonfina, di fondi della Fondazione Nicola Amore. Il giudice per le indagini preliminari, Ivana Salvatore, accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale iscritto a carico dell’ex sindaco Letizia Tari, e di due dipendenti comunali, Antonella Maestri e Davide Porto. La denuncia era stata fatta nel 2017 da alcuni consiglieri comunale di maggioranza (quella guidata dall’attuale sindaco Carlo Montefusco). Fra i denuncianti figuravano Roberto Zarli, Vittorio De Filippo, Beniamino Martino, Roberta Di Leva e il vice sindaco Mario Di Pippo (attuale reggente del “regno” per le ferie “imperiali” come da giusta nota prefettizia 6522 dello scorso 2 agosto 2019). Le ipotesi accusatorie formulate dal gruppo di denunciati sembravano “perfette” e quando arrivarono gli avvisi di garanzia ci furono le solite “sparate” sui social. La Procura però non ha creduto a nessuna delle accuse esposte in querela tanto da chiedere l’archiviazione del caso. A questo punto per salvare la faccia, i denuncianti, dovrebbero almeno porgere le pubbliche scuse ai tre indagati. Tari, ed altri due dipendenti comunali in concorso tra loro, nella loro qualità di pubblici ufficiali presso il comune di Roccamonfina avrebbero distratto una piccola somma facente parte di un’assegnazione conferita al comune dall’Ente Nicola Amore per il rimborso in favore dell’economo comunale di spese di natura istituzionale ed il pagamento di fatture floreali, non facenti parte degli scopi prefissati all’Ente Morale Nicola Amore. Questa era l’accusa contro i tre. Accusa ritenuta infondata. GLi avvocati Gabriele Gallo e Gerardo Marrocco nel colleggio difensivo degli indagati.

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