ALIFE – E’ arrivata la sentenza – pesante – a carico di Pietro Sansone. Il giudice è andato ben oltre la richiesta del Pubblico Ministero che aveva chiesto 7 anni e 6 mesi di reclusione a carico dell’imputato. Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, poco fa, ha condannato Sansone alla pena di 10 anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali. L’ex funzionario comunale accusato di aver incassato somme in maniera impropria. Una figura, quella di Sansone – difeso dall’avvocato Dario Mancino – che per quasi venti anni è stata praticamente rispettato e riverito da tutti: amministratori, politici e semplici cittadini. Pietro Sansone, ora in libertà, venne tratto in arresto oltre anno fa, per i reati di peculato e falso ideologico continuato in relazione a fatti commessi in Alife e Piedimonte Matese tra il 2007 e il 2010. Le indagini hanno preso inizio a seguito di notizie su presunte irregolarità amministrative e contabili perpetrate dal dirigente nell’esercizio delle sue funzioni.
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