Pignataro Maggiore – L’ obiettivo che si era preposto alla vigilia delle elezioni del 2016 l’amministrazione in carica era quello di ricolorare il paese. Dopo tre anni alcuni colori sono sbiaditi, altri invece sono particolarmente vivaci. Il paese si sta colorando di rosa, e la presenza femminile all’interno del consiglio comunale e in giunta non si limita a garantire solo il numero legale, con la classica alzata di mano, ma è parte propositiva e attiva dell’attività amministrativa. Le donne che siedono in consiglio comunale tra le file della maggioranza non si sono limitate a fare promesse dal balconcino, e, a differenza dei loro colleghi maschi, non le hanno rimosse dopo il brindisi al termine del comizio. L’assessore Rossella Del Vecchio non ha promesso di dimezzarsi l’indennità di carica dall’alto del balconcino per poi dimenticarsene una volta scesa in piazza, ma l’ha fatto con una delibera di giunta. Le donne sono particolarmente propositive e il loro entusiasmo scolora l’attività amministrativa appannata di qualche collega maschio. Una nuova classe dirigente al femminile si sta imponendo nel panorama politico pignatarese per la competenza, per la per l’apertura ai consigli che vengono dai cittadini, per la tolleranza alle critiche. Nei prossimi due anni, l’amministrazione comunale dovrà ricolorare tanti aspetti della vita sociale e civile di Pignataro, ma va dato atto che in questi primi 1200 giorni di amministrazione iniziare a colorare di rosa un contesto ambientale e sociale, che per anni ha visto la presenza femminile marginale è assolutamente positivo. Per quanto riguarda il colore dei partiti e dei gruppi di opposizione o presunti tali è trasparente come la pellicola per alimenti. L’invisibilità forse è motivata dall’aspettativa di qualche pennellata di tonalità grigio gradita a qualche suo esponente.
