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PIEDIMONTE MATESE – Incidente sul lavoro, Malinconico a giudizio

piedimonte matese. Rischiò la vita sul posto di lavoro, riparte il processo a carico di Giovanni Malinconico. Nell’udienza dell’altro giorno sono stati ascoltati alcuni testimoni. Persone che erano già state sentite ma che il cambio del giudice ha costretto a ripresentarsi in tribunale. Al termine  il giudice ha fissato l’udienza fra pochi giorni.  Malinconico è chiamato a rispondere davanti al giudice del tribunale monocratico di Piedimonte Matese in ordine all’ipotesi di reato di lesioni colpose.  La Procura sammaritana, infatti, lo imputa di aver, attraverso una serie di omissioni, causato la caduta di un operaio della “Malinconico spa” il quale subì un forte trauma cranico e altre contusioni. I fatti accaddero all’interno del cimitero pedemontano, gestito dalla stessa società.  La Cigl si era subito costituita parte civile tramite gli avvocati Domenico Cannavacciuolo e Sergio Tessitore. Vittima dell’episodio fu Pasquale Umberto Di Crosta. Per la guarigione furono necessari oltre 130 giorni. Secondo l’impianto accusatorio, mosso dal Pm Donato Ceglie, Malinconico, in qualità di legale rappresentante dell’omonima impresa, faceva mancare nel cantiere le più elementari norme di sicurezza. Addirittura, gli operai erano costretti a scavalcare il muro di cinta per entrare ed uscire dalla struttura cimiteriale. Per la pubblica accusa, il dipendente Di Crosta, dopo aver scavalcato il muro perimetrale del cimitero, si avvaleva di una scala priva di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità superiori dei montanti e per questo non conforme alle normative in materia di sicurezza sul lavoro. Perdendo l’equilibrio, cadeva da un’altezza di due metri dal piano di calpestio battendo la testa al suolo. L’impatto fu violentissimo tanto che la vittima riportava un “trauma cranico commotivo con contusione frontale e frattura occipitale”. Si attende la prossima udienza per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale.  Gli incidenti sul lavoro continuano ad essere un fenomeno molto preoccupante.
Crescono i casi di malattie professionali in Campania. E’ quanto emerge dall’annuale rapporto Inail presentato oggi alla Camera di commercio. Se, infatti, diminuiscono gli infortuni sul lavoro e le morti bianche, le malattie professionali sono in netto aumento e fanno registrare un incremento del 12,78%. Questo dato  è comunque positivo perché significa che stiamo riuscendo a far emergere anche questi parametri, fino ad ora poco censiti. C’è infatti una difficoltà oggettiva – dice Silenzi – : mentre per gli incidenti sul lavoro si ha un riscontro immediato, per le malattie abbiamo un’insorgenza delle patologie nel corso degli anni e quindi diventa difficile monitorarle.
Continua il trend positivo della Regione Campania nella lotta agli infortuni sul lavoro. Rispetto alla media nazionale qui si riscontrano dei dati molto significativi, in termini di riduzione di incidenti, in ogni settore produttivo: dai servizi, all’industria, all’edilizia. Silenzi cita il dato relativo alle aziende certificate ai fini della sicurezza nella gestione del lavoro. Un punto su cui occorre continuare a insistere è la mentalità dei datori di lavoro “che ancora non credono quanto dovrebbero nell’adozione di misure di prevenzione

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