Sessa Aurunca (di Carmine di Resta) – Anche la seconda sezione della Cassazione di Roma ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sul reato di associazione a delinquere per quattro medici rianimatori dell’Ospedale San Rocco. La sentenza definitiva di ieri sera ha formato il giudicato cautelare e ha messo fine all’impianto dell’associazione a delinquere. Non sussisteva il reato di associazione a delinquere neanche da parte del collegio C tredicesima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli sui quattro medici dell’ospedale S. Rocco coinvolti nelle indagini di assenteismo. Nello specifico era stata inflitta l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno dell’Asl . I professionisti Nives De Francesco, Anna Maria Sorrentino e Rocco Leone difesi dal penalista sessano Luigi Imperato sono stati scagionati da tale reato, così come Ferdinando Pasquariello difeso dall’avv. Gennaro Iannotti. Avverso a questa sentenza aveva fatto ricorso il P. M di S. Maria Capua Vetere, ieri invece c’è stata la Cassazione che si è pronunciata dando torto al P.M. Ora gli indagati dovranno rispondere del reato a scopo. L’inchiesta del San Rocco che procede ha coinvolto 28 persone fra cui 18 dirigenti medici, tre infermieri e sei unità di personale amministrativo