Valle Agricola / Raviscanina / Caianello / Teano – I giudici del tribunale del riesame di Napoli hanno respinto la richiesta avanzata dai difensori dell’indagato. Giovanni Rocco Varatta dovrà restare agli arresti domiciliari. In sostanza i giudici partenopei hanno confermato l’impianto accusatorio nato dalle indagini dei carabinieri del Matese.
Sono coinvolta in una inchiesta nell’ambito dell’usura e dell’estorsione, oltre a Varatta, anche Andrea Rendina, di Teano, imprenditore, sottoposto all’obbligo di dimora fuori provincia ed Elvio D’Aria, imprenditore di Caianello, sottoposto agli arresti domiciliari. Tutto nasce dalla denuncia di un commerciante di Raviscanina che trovò il coraggio di denunciare gli strozzini che da tempo lo tenevano sotto scacco. La denuncia presentata dall’uomo ha fatto scattare le indagini dei carabinieri della compagnia del Matese che hanno scoperto un giro di usura ed estorsione. Le persone indagate sono almeno quattro: due di Caianello, una di Teano e una di Piedimonte Matese. Sono accusate, a vario titolo, di aver praticato usura e attuato azioni estorsive nel tentativo di ottenere dalla vittima la restituzione di grosse quote di interessi. La prima fase dell’inchiesta ha già portato alla perquisizione delle abitazioni e delle attività commerciali di due noti imprenditori di Caianello e di Teano.
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