Cellole ( di Maria Palma Ceraldi) – Compasso si innervosisce con big brother ambiente e nasce la cherelle via social. Se una associazione nasce con lo scopo di occuparsi di ciò che gli sta più a cuore, in questo caso big brother AMBIENTE, non potrà che occuparsi del rispetto e della tutela della stessa, d’altro canto chi governa dovrebbe approfittare delle segnalazioni portateli all’attenzione per risalire realmente all’origine della criticità. Qui si parla di testimonianze fotografiche e riprese video che cercano anche di scuotere le coscienze cittadine. Un sindaco non dovrebbe costantemente sentirsi vittima di complotti, cercando in uno scarica barile, tanto più quanto non viene direttamente chiamata in causa. Infatti la sindaca Cristina Compasso attacca l’associazione accusandola di non aver avuto la stessa insistenza di denunce contro l’ambiente con i suoi predecessori. In questo caso è giusto ricordare che tra questi ultimi, c’è chi non può difendersi, ma sicuramente si è speso e dato da fare per l’ambiente, dimenticando anche che la sua continuità e nell’attuale esecutivo. Dal loro canto l’associazione ambientalista gli risponde a tono, sottolineando che basti far scorrere la pagina Facebook per notare le tante denunce fatti anche negli anni passati quando la Compasso non era sindaco/a. C’è chi afferma che a Cellole c’è bisogno dei fatti e non degli show social di chi dovrebbe riuscire ad avere un profilo all’altezza della fascia che si indossa. Strano però che l’alleato della maggioranza, Generazione Aurunca, questo lo notava solo quando il sindaco di Sessa, Silvio Sasso, rispondeva a tono via social.