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Caserta – Danno erariale al Consorzio Idrico: indaga la Corte dei Conti

Caserta – La Corte dei Conti ha aperto un’indagine sul Consorzio Idrico Terra di Lavoro, guidato dal presidente Pasquale Di Biasio. La Corte dei Conti della Campania ha iniziato a inviare gli inviti a dedurre a 20 persone, tra membri del consiglio di amministrazione, delegati dell’assemblea dei soci che dal luglio 2014 ad oggi, hanno approvato atti relativi alle indennità del consiglio di amministrazione. Nel 2017 la Guardia di Finanza, ha effettuato accesso agli atti, contestando le erogazioni delle indennità al Cda. La finanza e la Procura regionale della Corte dei Conti della Campania, hanno contestato che, sulla base dell’articolo 5 comma 7 del decreto legge 78/2010, gli incarichi “agli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni e comunque di enti territoriali diversi da quelli di cui all’articolo 114 della Costituzione, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni o indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti”. Di Biasio e il direttore generale Farbo sostengo che il Consorzio Idrico non rientrerebbe tre le figure previste dal decreto, poiché non percepisce finanziamenti pubblici, ma viene gestito con le entrate provenienti dal servizio idrico. Dall’invito a dedurre inviato dalla Procura della Corte dei Conti sono stati esclusi tre attuali ed ex membri del Cda, che sono durati in carica per meno di un anno, ai quali non è stata imputata la contestazione, che si aggira intorno agli 800mila euro.

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