Ultim'ora

Caserta – Sequestrato punto vendita di Cannabis Light: il gestore si incatena davanti al negozio chiuso

Caserta – Virgilio Gesmundo, 27enne, gestore dal 2015 di un’attività di Cannabis Light, sita in Via Gemito, ha deciso di indossare un gilet giallo e incatenarsi davanti il suo negozio. Quello di Virgilio è un gesto di protesta: il suo punto vendita infatti, è chiuso da venerdì sera a causa di un decreto di sequestro d’urgenza disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, notificato dai carabinieri di Caserta dopo che la sentenza di Cassazione ha dichiarato che deteneva ed esponeva per la vendita infiorescenze, foglie, resina e oli ottenuti dalla coltivazione di una varietà di cannabis illegale. Questo provvedimento ha colpito altri 4 negozi di Cannabis Light nella città di Caserta. “Tutti questi provvedimenti hanno una chiara natura politica” Ha dichiarato Virgilio, riferendosi al fatto che già il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, aveva dichiarato di essere totalmente contrario alla vendita di Cannabis Light. ”Io non mi sento più italiano” ha poi affermato Virgilio, “indosso un gilet giallo perché onestamente mi sento più francese. Ho investito in un’attività che doveva servire per contrastare le piazze di spaccio, dove invece oggi si festeggia per questi provvedimenti. Tutte persone che pagavano le tasse e che producevano in Italia, contribuendo al Pil del nostro Stato e che invece oggi si ritrovano in mezzo ad una strada con una denuncia addosso. Si rischia tanto. Anche perché mi devono spiegare perché non ho la possibilità di vendere altri prodotti che con la cannabis light non hanno nulla a che vedere”. Il commerciante aveva già espresso la sua rabbia e la sua delusione sui social, puntando il dito contro Salvini e contestando sopratutto le modalità in cui è stato svolto il sequestro: “20 agenti e 4 auto inviate dove lavorano soltanto bravi ragazzi.”

Guarda anche

TEANO – Appalti e corruzione nella sanità, Bove resta ai domiciliari

TEANO – Non cambia la misura cautelare imposta all’imprenditore teanese. Anche dopo l’interrogatorio di garanzia …