Piedimonte Matese – Il sindaco della città, Luigi Di Lorenzo, ha tentato (attraverso un posto social) di spiegare le ragioni che hanno spinto il museo di Napoli a rivolgersi ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio per riavere la statuetta del corridore del Cila, attualmente collocata all’interno del museo civico Marocco del capoluogo matesino. Ha tentato di giustificarsi – Di Lorenzo – mostrando una serie di documenti che si fermano all’anno 2016. Quindi, in sostanza, ammette l’inerzia della sua amministrazione in merito alla vicenda. Ma del resto non è stato difficile, negli ultimi tempi, constatare il graduale “abbandono” della struttura museale, la graduale carenza di iniziative per la sua valorizzazione e rilancio della stessa. Anzi, quando si è presentata l’occasione per riceve pubblicità gratis, l’amministrazione comunale ha preferito tenere ben chiuse le porte del Marrocco. Alla fine il museo di Napoli ha interessato i carabinieri per riavere la statuetta che, a Napoli sarà, certamente, più al sicuro.
Ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Di Lorenzo potrà sempre chiedere l’intervento dell’assessore Sonia Palmeri, diventata ormai “miracolosa” paladina del territorio matesino, ottima per la soluzione di qualsiasi “problema”. Anche di una semplice carenza organizzativa per una festa paesana.
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