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PIGNATARO MAGGIORE – Vigneto della legalità, c’è l’inchiesta

PIGNATARO MAGGIORE. Il vigneto della legalità, realizzato qualche anno fa con i fondi regionali, sarebbe al centro di una inchiesta. I carabinieri della locale stazionem, nei giorni scorsi, avrebbero acquisito una serie di documenti e di fotografie. Sembra, secondo alcune voci raccolte sul territorio, che l’azione dei militari dell’arma sarebbe scaturita  da una precisa denuncia.
Il vigneto, realizzato sui beni confiscati alla camorra, fu al centro di aspre polemiche alcuni mesi. L’indice era puntato contro lo stato di abbandono in cui versava. Gli amministratori comunali indossarono i panni degli agricoltori e scesoro in campo per potare e pulire il vigneto di Don Peppe Diana. Una struttura produttiva realizzata sui beni confiscati alla camorra in località (Torre dell’Ortello) e nata, circa due anni fa, anche attraverso l’erogazione di circa 21mila euro provenienti dalla regione.  Dallo scorso giugno è il comune di Pignataro Maggiore – guidato dal sindaco Raimondo Cuccaro – a gestire direttamente il vigneto, dopo che la Cooperativa Icaro (destinataria dei fondi regionali) rinunciò all’affidamento del bene.
Successivamente, però, quel vigneto sarebbe  ricaduto nell’abbandono. Una vicenda sulla quale, probabilmente, i carabinieri intendono fare luce. Intanto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raimondo Cuccaro ha deciso di imprimere una svolta nella gestione dei beni confiscati affidanto i terreni di Torre dell’Ortello , confiscati al clan riferibile al boss Angelo Nuvoletta e acquisiti al patrimonio indisponibile dell’Ente comunale, sono stati affidati alla cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra”. La sinergia per la gestione dei beni in località Arianova, in realtà, era iniziata già nei primi mesi del mandato del sindaco Raimondo Cuccaro e, in un riunione tenutasi presso la prefettura di Caserta il 13 dicembre scorso, il rappresentante della cooperativa che fa capo a Libera di don Luigi Ciotti, aveva dato piena disponibilità a gestire in via definitiva i terreni che, fino a quel momento, erano stati affidati solo in via provvisoria. Un  risultato molto importante, soprattutto alla luce delle criticità che quei beni hanno da sempre generato per la loro delicata provenienza. La concessione dei terreni di Torre dell’Ortello avrà durata trentennale e, per l’amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, rappresenta un fondamentale passo verso la piena riqualificazione del patrimonio sottratto alle consorterie delinquenziali del territorio. Al protocollo per l’affidamento dei beni confiscati (siglato il 19 marzo del 2009) hanno aderito nel corso di questi anni anche i Comuni di Carinola e Teano sottoscrivendo, così come Pignataro Maggiore, un’intesa concessoria denominata “Simboli e risorse di comunità libere – Terre di Don Peppe Diana Libera Terra”. “Passi verso la strutturata e complessa normalizzazione della gestione di questi beni – ha spiegato il sindaco Cuccaro – sappiate che l’iter procedurale e i passaggi di questo segmento gestionale sono difficili e di estrema delicatezza, ma noi stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre corde per dare fondo alle potenzialità di questi terreni sottratti alla malavita locale.

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