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RIARDO – Fonderia, nuovo arresto per Ragosta

RIARDO. E’ stato arrestato, nuovamente, Fedel Ragosta. L’imprenditore è molto conosciuto a Riardo perchè attraverso la società Ferracciai srl ipotizza la costruzione di una fonderia.

L’arresto di ieri
Minacce e intimidazioni, arrestato Fedele Ragosta, minacce ed intimidazioni per “convincere” un imprenditore concorrente a non partecipare ad un’asta per acquistare un albergo: Fedele Ragosta, amministratore della Ragosta Real Estate srl, è stato arrestato dagli uomini del GICO del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Salerno, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale salernitano.
Secondo quanto emerso dalle indagini delle fiamme gialle, relative all’aggiudicazione, nell’aprile del 2005, della procedura fallimentare dell’Hotel Raito (di proprietà della fallita hotel Raito spa), in seguito ad un’asta pubblica bandita dal tribunale di Salerno, Fedele Ragosta avrebbe rivolto minacce ed intimidazioni nei confronti di Francesco Soglia, imprenditore interessato a presentare un’offerta per l’aggiudicazione della struttura.
Nel dettaglio, dopo tre incanti andati deserti, l’aggiudicazione era appunto avvenuta (in seguito all’asta pubblica) a favore della Ragosta Real Estate: l’azienda era stata l’unica partecipante, con una offerta di 6 milioni di Euro a fronte dei nove inizialmente richiesti. I finanzieri hanno scoperto appunto che anche Francesco Soglia, che in quel periodo aveva gestito la struttura alberghiera in oggetto tramite la Soglia service srl in virtù di un contratto di fitto con la curatela fallimentare, aveva intenzione di partecipare alla gara.
Tuttavia, in seguito alle intimidazioni, aveva rinunciato a partecipare all’asta.
“E’ stato quindi accertato – si legge in una nota dei finanzieri – il collegamento tra l’episodio criminoso delle minacce e l’individuazione del Ragosta Fedele quale mandante”.

L’arresto di marzo 2012
Operazione della Guardia di Finanza contro il clan Fabbrocino. Coinvolto anche il gruppo Ragosta: gestisce alberghi in Costiera e a Roma ed è titolare dei biscotti Lazzaroni. Sequestro di beni per un miliardo di euro.
Almeno 16 giudici tributari, otto tra funzionari e impiegati presso Commissioni tributarie, un noto avvocato, che è anche docente universitario e un commercialista sono tra le persone che la guardia di Finanza ha arrestato nel napoletano, nell’ambito di un blitz anticamorra.  L’inchiesta giudiziaria riguarda «affari» di esponenti di rilievo del clan camorristico Fabbrocino, ritenuto egemone nell’area vesuviana e del Nolano, in provincia di Napoli. Attraverso la indagini della Guardia di Finanza si è poi progressivamente allargata a numerose operazioni illecite, fino a coinvolgere imprenditori operanti nei settori della commercializzazione del ferro, della compravendita immobiliare e della gestione di alberghi.

L’arresto di luglio 2012
La Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione all’ordinanza  cautelare, personale e reale, emessa dal Gip presso il Tribunale di  Napoli nei confronti di 10 indagati ( di cui all’allegato elenco ),  per reati che vanno dal concorso esterno in associazione camorristica e reimpiego/riciclaggio di ilieciti proventi sino alla bancarotta  fraudolenta. L’indagine, come è già noto, riguardava e riguarda il  gruppo imprenditoriale facente capo alla famiglia Ragosta, operante  in diversi settori economici ( dal commercio di metalli,  all’alberghiero, dall’immobiliare al settore alimentare).
In particolare attraverso nuove investigazioni compiute mediante intercettazioni telefoniche, intercettazioni ambientali,  perquisizioni ed audizioni di persone informate sui fatti, sono stati  acquisiti ulteriori elementi probatori in ordine alte ipotesi di  reato di concorso esterno in associazione camorristica ( clan  Fabbrocino ) nonché di reimpiego di proventi illeciti (648 ter c.p.)  e di fittizia intestazione di beni (art. 12 quinquies L. 356/92), con  l’aggravante di cui all’art. 7 del DL 152/91, a carico dei germani  Ragosta Fedele, Giovanni e Francesco.

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