Ultim'ora

TEANO – Minore scomparso, ritrovato dopo 3 giorni

TEANO. Dallo scorso giovedì era scomparso. Non aveva fatto ritorno a casa e non aveva più dato notizie di se. Alla base dell’allontanamento ci sarebbe stata una discussione – l’ennesima – con il padre.
Per questa ragione, Ermanno, quasi maggiorenne, avrebbe deciso, lo scorso giovedì di prendersi una breve vacanza.
I genitori per alcuni  giorni avrebbero atteso, invano, il ritorno del proprio figlio. Con il passare del tempo, però, aumentava la preoccupazione.
Una tensione che sarebbe cresciuta ancor più quando si sono recati presso la scuola frequentata dal minore (sembra un istituto professionale del vairanese) dove avrebbero appurato che da diverso tempo il ragazzo sarebbe “regolarmente” assente alle lezioni.
Così il padre di Ermanno si sarebbe presentato ai carabinieri della stazione sidicina ai quali avrebbe raccontanto ogni aspetto della vicenda.
In poche ore i militari dell’arma – agli ordini del maresciallo Forziati – sarebbero riusciti a localizzare il “fuggitivo”. Determinante sarebbe stato l’apporto fornito da un amico del ragazzo.
Successivamente Ermanno sarebbe ritornato a casa dove avrebbe chiarito le divergenze con i genitori.
Ora, ad Ermanno, non resta che riprendere gli studi per recuperare il tempo peduto.
Ogni anno, le numerose denunce di minori scomparsi che arrivano alle Forze di Polizia destano sconcerto e preoccupazione nell’opinione pubblica. In realtà, il fenomeno, se pur da tenere sotto osservazione e controllo, va ridimensionato alla luce di una attenta lettura dei dati a disposizione.
La maggior parte dei bambini che “scompaiono”, infatti, rientra nella categoria dei cosidetti allontanamenti volontari o delle sottrazioni operate dai genitori stessi.
Sono, cioè, minori che, per svariati motivi, decidono di lasciare l’abitazione familiare o la comunità cui sono affidati, anche se questa ultima ipotesi presenta delle peculiarità che occorre chiarire.
Se, infatti, gli allontanamenti volontari dall’abitazione familiare riguardano soprattutto bambini/adolescenti italiani o comunque appartenenti a famiglie stabilmente residenti in Italia, le “fughe” dalle comunità caratterizzano, in particolar modo, i bambini delle famiglie nomadi che, non riuscendo ad adattarsi alla nuova vita comunitaria, scappano dall’istituto per tornare presso le famiglie di origine.
Nei casi di bambini molto piccoli, sono addirittura le famiglie stesse che li “rapiscono” per riportarli al precedente stile di vita, ovvero all’attività di accattonaggio o al compimento di piccoli furti e borseggi.
In conclusione, di tutte le segnalazioni che annualmente si ricevono, solo un 20% circa, a distanza di un anno, rimangono attuali.
Tale dato numerico, nel corso degli anni, è destinato a decrescere ancora, perché non è infrequente che il minore allontanatosi volontariamente decida, anche a distanza di tempo, di farsi nuovamente vivo con la famiglia.
Non bisogna dimenticare, poi, che spesso, nel momento in cui un figlio torna a casa, i familiari, comprensibilmente felici per il rientro, dimenticano di informare le Forze di Polizia. Pertanto, può accadere che un minore che risulta formalmente scomparso, sia in realtà tornato presso la propria abitazione. Per ovviare a tale inconveniente sono state disposte verifiche periodiche sull’attualità delle segnalazioni.

Guarda anche

TEANO – Appalti e corruzione nella sanità, Bove resta ai domiciliari

TEANO – Non cambia la misura cautelare imposta all’imprenditore teanese. Anche dopo l’interrogatorio di garanzia …