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PIGNATARO MAGGIORE – Rinnovabili, Agro Caleno leader nel settore

PIGNATARO MAGGIORE. Nel 2012 in Campania si è avuto un vero boom dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Secondo i dati Enel, i nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti “a zero emissioni” sono stati 6747, di cui il 99% da impianti fotovoltaici. In tutta la provincia di Caserta si contano 1893 allacci nel 2012. Nell’area dell’Agro caleno i nuovi impianti sono stati 124. Disaggregando il dato caleno per Comune si registrano 28 nuovi allacci a Pignataro e Sparanise, 25 a Pastorano,16 a Calvi, 15 a Francolise, 7 a Camigliano, 4 a Giano e 1 a Rocchetta e Croce. Nella provincia di Caserta abbiamo un nuovo allaccio per la produzione di energia elettrica “verde” ogni 0.00205 abitanti. Nell’Agro caleno il rapporto abitanti nuovi allacci è più del doppio, ed è pari a 0.0413 nuovi impianti per abitante.
Questi dati sono incoraggianti e speriamo siano il primo risultato tangibile del radicamento di una coscienza ambientale responsabile e pragmatica, che si sta affermando anche grazie al periodo storico segnato dall’ambientalismo ideologico dei no senza se e senza ma, che ha caratterizzato tutte le sacrosante lotte popolari calene nell’ultimo ventennio contro l’insediamento della raffineria di petrolio, della piattaforma dei veleni tossici e nocivi, della mega discarica da milioni di tonnellate di rifiuti “tal quale”, della maxi centrale a biomasse dei mercanti di elettroni.
Il XXI secolo sarà sempre più quello in cui si affermerà la Green economy. Alla principale fonte non rinnovabile di ricchezza “sotto terra” : l’oro nero del petrolio, si affiancherà sempre di più la fonte rinnovabile di ricchezza “sopra terra”: l’oro verde del sole, del vento, della terra.
La Green economy, oltre a tutelare l’ambiente, inciderà in maniera determinante sullo sviluppo economico, creando posti di lavoro. Le piccole comunità come le nostre devono porsi degli obiettivi strategici di medio e lungo periodo, per cercare di intercettare i benefici che verranno dai mutamenti economici, culturali, sociali e ambientali in atto. Devono farlo sfruttando al meglio tutte le potenzialità che offre il nostro territorio, a partite dalla generosa ed inesauribile ricchezza “sopra terra” rappresentata dall’oro verde del sole e della generosità della nostra terra. Autonomia energetica pubblica, riduzione dei rifiuti alla fonte, sono alcuni obiettivi strategici realizzabili nel medio periodo. La Green economy ha dei costi iniziali molto alti, ma gli investimenti saranno molto remunerativi, con enormi benefici sull’ambiente e sull’economia. L’autonomia energetica pubblica la si può realizzare installando nei prossimi dieci anni pannelli solari su tutti i pubblici edifici, là dove le condizioni statiche lo consentano.
La riduzione dei rifiuti alla fonte la si può attuare, individuando settori pubblici, privati e commerciali dove è praticabile una diminuzione della produzione di rifiuti da imballaggio. Occorre promuovere la cultura della riduzione dei rifiuti, senza condizionare i cittadini, ma agendo a livello culturale per affermare un consumo ed un acquisto ecosostenibile.
cs

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