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PIETREAMELARA – Gas e camorra, intimidazione anche contro giovane donna incinta

PIETRAMELARA – Il monopolio nella distribuzione del gas nell’Alto Casertano doveva essere imposto a tutti i costi dall’azienda contigua al clan Papa, anche facendo finire in una scarpata l’auto guidata dalla compagna incinta dell’imprenditore concorrente, oppure costringendo i dipendenti a licenziarsi pochi giorni dopo l’assunzione. Le due circostanze emergono dal provvedimento cautelare del gip del Tribunale di Napoli, Andrea Rovida, emesso su richiesta del pm della DDA Antonello Ardituro per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Destinatari dell’ordinanza sono Giuseppe Cantile, elemento di spicco del clan Papa, vicino agli Schiavone di Casal di Principe, Leopoldo Mauriello, titolare della ditta favorita dal clan, la Mauriello Petroli Group, del fratello Giovanni e dei suoi dipendenti Antonio Gliottone e Alfredo Caimano. Gli episodi di violenza sono numerosi: ai titolari delle aziende concorrenti venivano anche indicati i Comuni in cui operare e quelli, invece, off-limits. Qualcuno, pero’, per non chiudere l’azienda, ”disobbediva” scatenando rappresaglie come quella che vide vittima un imprenditore titolare di una ditta di vendita al dettaglio di bombole, picchiato con un’asta di metallo e finito in ospedale con contusioni al volto e un polso rotto. Piu’ drammatico e’ il racconto della compagna: ”Nel febbraio del 2012 – dice – mentre ero in auto con mia nipote di 12 anni, di ritorno da Presenzano, fui affiancata da un’altra auto, in cui vi erano Cantile e Mauriello, che mi spinse fuori strada; finii nella scarpata. A seguito dell’impatto non ho subito lesioni ma ho accusato un forte dolore alla pancia essendo in stato interessante”. ”Alcuni mesi dopo – continua la donna – vennero a casa nostra e dissero a mio marito: ‘Dovete chiudere l’attivita’ perch‚ non ci avete chiesto il permesso altrimenti vi facciamo saltare in aria, noi ti abbiamo avvertito, tutto quello che ti succede Š solo colpa vostra’. Si rivolsero poi a me dicendomi: ‘ti tagliamo la lingua perche’ parli troppo’ ”.

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5 commenti

  1. Pietramelara era un fiore all’occhiello dell’alto casertano……ma non ci dimentichiamo l’epoca dei funerali con i carabinieri oppure di quelle persone o ditte che ancora oggi fanno i prezzi sulle case e sulle abitazioni o si compra e vende al loro prezzo o niente perchè specialmente chi vuol vendere un terreno o comprarlo deve andare fuori Pietramelara…….qui ormai è tutto imbastardito ………

  2. Salve sono un cittadino come voi però di un paese vicino Pietramelara,ritengo che voi abitanti del posto siete molto diffidenti rispetto a persone che cercano di fare commercio nel vostro territorio. Io prendo bombole da loro semplicemente perchè rapporto qualità prezzo è decisamente ottimo,contrariamente ad altri locali che vendono a prezzi altissimi senza offrire un buon servizio. Penso che sia questo il motivo che abbia scatenato il tutto..Intanto io dai giornali soprattutto locali nn leggo ma preferisco leggere fonti più attendivili,vedi atti procura della repubblica,Che ha rigettato il sequestro preventivo della loro azienda. Spero che i gionaletti locali pucchilino anche la prossima smentita. Buona serata

  3. I cittadini per bene devono reagire, non possiamo permettere che il nostro rimanga un paese tranquillo, incominciamo tutti a non comprare le bombole da loro, è la minima risposta che possiamo dare.

  4. Mi risulta che ancora non è stato condannato nessun,al momento le tue sono solo diffamazioni gratuite. Servendomi da loro non ho visto nessun atteggiamento camorristiCo come probabilmente qualche concorrente sleale vuole far passare,confido nella magistraturca. Basta leggere cronache di oggi x capire il corso della giustizia

  5. Stamane ho avuto modo di leggere i giornali e sono giunto alla conclusione che chi per dar da sfamare la propria famiglia,rovina la reputazione di questi poveri ragazzi,alcuni dei quali nn c entrano un bel niente!che c entra non comprare più bombole da loro!! noi che c’ enriamo con loro?Sono un consumatore e liberamente compro il prodotto da chi voglio!!! Emerge da qst commenti il malefico fine..cioè sleale concorrenza,dove senza il coraggio di firmarsi,ci si invita con una sorta di plagio a comprare da altri locali.. guardate prima voi stessi e preoccuptevi prima della vostra reputazione in paese,spesso ho notato che x guadagnarsi uno spicciolo in più ci si lascia a facili costumi e tnt altre cose. Non mi sento di difendere chi accusa chi veramente non c entra nulla,tra quelle 5 persone ci sono ragazzi veramente estranei ai fatti..Chi fa qst x vendere dovrà provare lo stesso dolore sulla pelle per i prp figli. Si sta dando credito a dichiarazioni di parte fatte da ditte concorrenti x prevadicare su qst commercianti nn del posto!