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foto di repertorio

Teano – Truffa una 80enne, fermato dai carabinieri

Teano – Ha tentato di truffare un’anziana donna di Teano. E’ stato fermato dai  carabinieri della locale stazione. I militari dell’arma, agli ordini del maresciallo Forziati, hanno agito tempestivamente riuscendo a cogliere sul fatto l’uomo. Attualmente l’indagato si trova nella caserma dei carabinieri, probabilmente, dopo le formalità di rito potrebbe scattare l’arresto nei suoi confronti. La vittima è una donna- di 86 anni – del posto.
Secondo il ministero dell’Interno, a farne le spese sono sempre più spesso gli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto quando abitano da soli. In soli due anni – dal 2012 al 2014 – , gli over 65 le vittime di truffa sono passati da 300 mila a 340 mila. I casi denunciati, però, sono solo una parte: molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.

LE 5 TRUFFE PIU’ COMUNI:

La truffa «delle banconote».
I truffatori entrano in azione quando l’anziano va alla posta o in banca a ritirare del denaro o la pensione. Appena esce lo intercettano, presentandosi come dipendenti dell’agenzia incaricati di controllare il numero di serie delle banconote appena prelevate. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un errore inesistente e scambia le banconote vere con quelle false.

La truffa del “pacco”.
In questo caso i truffatori si presentano a casa della vittima, e dicono di dover consegnare un pacco, con della merce ordinata da figli o parenti. Per ritirare il pacco, però, agli anziani viene chiesto di pagare una somma, che ovviamente finisce nelle tasche dei delinquenti.

La truffa “della lotteria”.
La truffa arriva via posta: la vittima riceve una lettera che annuncia la vincita di un premio ad una lotteria. Per riceverlo, però, l’anziano deve inviare dei soldi con un vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro.

Finte donazioni o eredità.
In questo caso i truffatori agiscono in coppia e spiegano all’anziano che, per entrare in possesso della donazione o dell’eredità ricevuta da qualche fantomatico benefattore, è necessario perfezionare l’atto di trasferimento presso un notaio. Il notaio, ovviamente, esigerà il pagamento di una parcella e i delinquenti accompagnano la vittima a ritirare i soldi e poi fingono di portarla in auto dal notaio. Poi, con un pretesto, l’anziano viene fatto scendere dall’auto e i truffatori fuggono col denaro.

Falsi dipendenti Inps, Enel, Telecom.
Ma anche falsi elettricisti, poliziotti o idraulici. Quando individuano un anziano che vive solo, i truffatori cercano di introdursi nella sua casa presentandosi con finte qualifiche professionali. Il passo successivo è sottrargli del denaro per finti contratti o inesistenti prestazioni a domicilio.

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