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Fiorentina-Atalanta: uno spot per il calcio italiano

Nella partita valevole per la semifinale d’andata della Coppa Italia la Fiorentina e l’Atalanta, come ricordato anche al link sport.sky.it/calcio/coppa-italia/2019/02/27/fiorentina-atalanta-risultato-gol.html, si sono rese protagoniste di una delle partite più belle, interessanti ed avvincenti degli ultimi tempi. Da sempre il calcio italiano è conosciuto nel mondo per essere un calcio principalmente tattico, in cui le squadre badano prima a non prenderle e poi a darle. Questa filosofia “catenacciara”, tuttavia, non appartiene né alla Fiorentina di mister Pioli, né all’Atalanta di Gasperini ed a giovarne è stato lo spettacolo, in una partita ricca di colpi di scena conclusasi sul risultato di tre a tre.

La miglior difesa è l’attacco

Sia Pioli che Gasperini, nel corso della loro carriera, hanno dimostrato con i fatti di appartenere alla categoria di coloro che ritengono che il modo migliore per difendersi e tenere la squadra avversaria lontana dalla propria porta sia attaccare in modo quasi forsennato. Sia la squadra toscana che quella bergamasca sembrano giocare un calcio diverso rispetto alla stragrande maggioranza delle squadre italiane militanti nel campionato di Serie A, come definito da Ultimo Uomo al link www.ultimouomo.com/perche-il-calcio-inglese-e-fissato-con-lintensita/ molto più simile alla filosofia appartenente al calcio britannico piuttosto che a quella del bel paese. Sino ad oggi, anche in campionato, l’atteggiamento propositivo e la voglia di vincere a tutti i costi, magari essendo disposti a subire qualche goal di troppo, sta pagando i dividendi sperati e sia i Viola che la Dea si trovano nelle posizioni nobili della classifica ad un passo dalla zona Champions League e, come confermato al link https://www.betfair.it/exchange/plus/football/competition/81 , sono tra le favorite assolute per la conquista del sesto posto che garantisce l’accesso alla prossima edizione della Europa League. Sia l’Atalanta che la Fiorentina rappresentano senza ombra di dubbio il meglio che il nostro calcio possa offrire: età media tra le più basse d’Europa, cura dei vivai, fiducia nei giovani talenti, organizzazione di gioco, idee di gioco propositive perfettamente messe in pratica dagli interpreti che scendono in campo, pressing alto e forsennato e voglia di lottare su ogni singolo pallone.

L’analisi della sfida di Coppa

Solitamente Pioli decide di schierare la sua Fiorentina con un classico 4-3-3, affidando l’attacco a Luis Muriel e proponendo sulle fasce l’esuberanza di Chiesa e la tecnica di Benassi o Gerson. Nella recente sfida contro l’Atalanta, tuttavia, l’allenatore della Viola, temendo il gioco sulle corsie dei bergamaschi, ha deciso di affidarsi ad un 3-5-2 speculare a quello dell’avversario. La squadra di mister Gasperini, tuttavia, non si è persa d’animo e, vedendo chiuso il gioco sugli esterni ha deciso di attaccare l’avversario nella corsia centrale del campo, colpendo prima con Gomez e poi con Pašalić, come raccontato anche da Tuttosport al link www.tuttosport.com/foto/calcio/coppa-italia/2019/02/27-53935842/fiorentina-atalanta_3-3_parit_al_franchi_il_verdetto_a_bergamo/. I ragazzi di Pioli, dal canto loro, hanno deciso di non abbandonare il piano partita nonostante il doppio svantaggio e sono riusciti a portarsi prima sul due a due a fine primo tempo per poi riuscire, nei minuti finali, grazie ad una rete di Muriel, a recuperare il goal di De Roon ed a chiudere la partita sul risultato di tre a tre.

Nella sfida tra la Viola e la Dea a farla da padrona è stata l’intensità, la voglia di vincere e di fare un goal più dell’avversario, senza pensare troppo a non subire reti ed a giovarne è stato lo spettacolo in una partita che verrà ricordata a lungo.

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