TEANO – Primarie Pd, domenica alle urne. L’appello di D’Andrea

Teano – Il 3 marzo 2019 si voterà il nuovo segretario e l’assemblea regionale, in concomitanza con quelle fissate per l’elezione del nuovo segretario nazionale. Sono tre i candidati alla segreteria del Partito democratico della Campania: Pantaleone detto Leo Annunziata con liste collegate Sudem e Sinistra Con il Lavoro; Armida Filippelli con la lista Piazza Grande; Umberto Del Basso De Caro con lista collegata Democratici Riformisti. Capolista della lista Sudem, a sostegno di Annunziata, Dino D’Andrea sindaco della città di Teano. Dopo aver già dimostrato di saper intercettare il disagio dei cittadini di distacco da un vecchio modo statico di fare politica, e procedendo con coerenza verso una concezione di rappresentanza, senza condizionamenti esterni, il giovane sindaco si candida per far rinascere quella passione di politica attiva sul territorio campano, affiancato da chi è stanco e deluso di ricevere promesse mai realizzate. Una scelta, quella di condividere il progetto di Annunziata, non improvvisata ma pensata e maturata nella consapevolezza della necessità di rinnovare il Pd e il nostro territorio. Secondo il capolista D’Andrea è arrivato il momento di aprirsi a un nuovo modo di fare politica, un valido e concreto segnale deve partire proprio dai piccoli territori come il nostro, ricchi di storia e di cultura. Nel tempo dell’antipolitica, e della corruzione, è giunto il momento di smuovere le coscienze per recuperare l’unico e vero modo di concepire la politica, non come concezione elitaria della cosa pubblica, bensì come servizio al bene pubblico all’insegna del rispetto di tutti. Fare politica, candidarsi, amministrare comporta grandi responsabilità, ma soprattutto comporta avere nel cuore prima e poi nella mente il bene e l’amore per il tuo territorio. La candidatura del sindaco sidicino, rappresenta la speranza di un cambiamento per una classe dirigenti giovane, competente ma soprattutto libera, che crede nel futuro con la possibilità di cambiare il presente attraverso la pratica della buona politica.