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PIGNATARO MAGGIORE – Terre confiscate alla Camorra, Torre Ortello affidata a Libera

 

pignataro maggiore. I terreni di Torre dell’Ortello a Pignataro Maggiore, confiscati al clan riferibile al boss Angelo Nuvoletta e acquisiti al patrimonio indisponibile dell’Ente comunale, sono stati affidati alla cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” con una convenzione siglata nel tardo pomeriggio di ieri presso la Casa Comunale pignatarese. A firmare l’importantissimo atto concessorio sono stati l’ingegnere Girolamo Parente per il Comune di Pignataro Maggiore e Massimo Rocco, rappresentante della cooperativa sociale “Le Terre di Don Peppe Diana”. La sinergia per la gestione dei beni in località Arianova, in realtà, era iniziata già nei primi mesi del mandato del sindaco Raimondo Cuccaro e, in un riunione tenutasi presso la prefettura di Caserta il 13 dicembre scorso, il rappresentante della cooperativa che fa capo a Libera di don Luigi Ciotti, aveva dato piena disponibilità a gestire in via definitiva i terreni che, fino a quel momento, erano stati affidati solo in via provvisoria. Un  risultato molto importante, soprattutto alla luce delle criticità che quei beni hanno da sempre generato per la loro delicata provenienza. La concessione dei terreni di Torre dell’Ortello avrà durata trentennale e, per l’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, rappresenta un fondamentale passo verso la piena riqualificazione del patrimonio sottratto alle consorterie delinquenziali del territorio.
Al protocollo per l’affidamento dei beni confiscati (siglato il 19 marzo del 2009) hanno aderito nel corso di questi anni anche i Comuni di Carinola e Teano sottoscrivendo, così come Pignataro Maggiore, un’intesa concessoria denominata “Simboli e risorse di comunità libere – Terre di Don Peppe Diana Libera Terra”. “Passi verso la strutturata e complessa normalizzazione della gestione di questi beni – ha spiegato il sindaco Cuccaro – sappiate che l’iter procedurale e i passaggi di questo segmento gestionale sono difficili e di estrema delicatezza, ma noi stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre corde per dare fondo alle potenzialità di questi terreni sottratti alla malavita locale. Sappiamo di trovarci a coordinare uno dei più vasti patrimoni appartenuti alla camorra in Campania e, per questa ragione, il nostro impegno sarà sempre costante e scrupoloso”.
Il 20 settembre 2010 è nata la cooperativa “Le Terre di don Peppe Diana – Libera Terra”, costituita da soci lavoratori selezionati con il bando pubblico. La cooperativa  allargherà la sua base sociale a soci volontari e sostenitori. Il progetto è semplice. Produrre la mozzarella più buona del mondo, quella che aggiunge al suo inconfondibile sapore il gusto in più della giustizia e della libertà, utilizzando i terreni confiscati al clan dei casalesi in provincia di Caserta. La cooperativa sociale Le Terre di don Peppe Diana – Libera Terra, la prima di Libera Terra in Campania, opera nel settore agroalimentare e lattiero-caseario con il metodo di produzione biologico, partendo dai comuni di Castel Volturno, Pignataro Maggiore e Cancello ed Arnone. La collaborazione con Cia, Confagricoltura e Coldiretti ha consentito di garantire la continuità produttiva dei terreni confiscati sin dal 2009, con la produzione dei primi “Paccheri artigianali di Gragnano”. La produzione della mozzarella di latte di bufala è sostenuta dalla Fondazione con il Sud, insieme alle amministrazioni locali, a Libera e all’Agenzia Cooperare con Libera Terra per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole più essere terra di camorra

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