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Cellole – Troppi “intrusi” in municipio, Compasso sotto attacco per la privacy

Cellole – Privacy l’ultima patata bollente della sindaca Compasso. Da più parte arrivano attacchi all’attuale maggioranza amministrativa guidata dalla sindaca Cristina Compasso sulla presenza costante nelle stanze dei bottoni di personaggi senza averne diritto. Il primo a lanciare l’attacco è stato il capogruppo dell’opposizione Francesco Lauretano durante l’ultimo consiglio comunale. Prendendo la palla in balzo proprio in riguardo al punto che si andava ad approvare e che riguardava l’attuazione del regolamento dell’Unione Europea relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, ha evidenziato che, essendo dati sensibili, ci sono persone che continuano a sostare nella stanza del sindaco ed a utilizzare addirittura la sua mail. Lauretano precisa però che queste sono le voci che si sentono all’esterno.
Gli fa eco il coordinatore del comitato civico Guido Di Leone che attacca: “Una maggioranza che approva la privacy ma che non la rispetta”. Sulla sua pagina Facebook appare anche un manifesto: “come può questa maggioranza approvare un provvedimento sulla privacy se non è mai stato rispettato tal principio. È di dominio pubblico che le stanze del nostro comune vengono occupate da persone che non sono né dipendenti e ne amministratori. Il comune e un luogo dove ci sono i dati personali e sensibili di un’intera collettività , non è un luogo dove far accedere amici e parenti. Ora Basta!”.
Anche al consigliere di minoranza Simona Di Paolo ha voluto fa sentire la sua voce sulla questione della privacy scandalizzata dal silenzio della sindaca: “sento il bisogno di sottolineare come la reazione non reazione durante l’ultimo consiglio comunale, da parte del Sindaco Cristina Compasso dopo la dichiarazione del mio collega Capogruppo sul non rispetto del principio della privacy, cioè del peregrinare negli uffici pubblici di persone che non hanno alcun diritto di essere lì, mi lascia allibita. Il Sindaco doveva quanto meno scusarsi con i cittadini o chiarire l’accaduto, invece come al solito tutto tace. Inoltre, questo insolito peregrinare potrebbe esporre il cittadino che vede lesa la sua privacy ad una richiesta di risarcimento da parte del Comune. Che dire, meno male che durante la campagna elettorale ed anche oggi la maggioranza ostenta trasparenza, cambiamento, rispetto verso l’altro ecc. per me questo atteggiamento dimostra tutt’altro. Che sia ben chiaro non accetto che il Sindaco mi dica ancora che “non siamo in campagna elettorale”, ognuno di noi ha un ruolo e pertanto va mantenuto e rispettato, se in quel ruolo ci sentiamo stretti, si può sempre cambiare….invece che giocare con la gente”

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