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TEANO / PIETRAMELARA – Strage del frutteto, i Ris prendono ancora tempo

Teano / Pietramelara – Strage del frutteto, i tecnici del reparto speciale del RIS prendono ancora tempo per analizzare le tracce di sangue presenti sulla scena del crimine. Tutti accertamenti che saranno utili per l’esatta ricostruzione della scena del crimine e per escludere la presenza di terze persone sul luogo dei fatti avvenuti alcuni mesi fa e che determinarono la morte di tre persone morte nel frutteto lungo la statale Casilina, in località Taverna Zarone, nel comune Teano. Perse la vita  Franco Fioretti, la moglie Angelina e del figlio Felice. Si cercano certezze per tentare di dare una spiegazione alle ragioni che hanno spinto il 72enne Franco ad imbracciare il proprio fucile sparando sette colpi contro moglie e figlio per poi uccidersi. Per ora queste ragioni restano un mistero.
E’ chiaro che nei minuti immediatamente precedenti alla stage c’è stata una discussione le cui ragioni,  probabilmente resteranno un mistero per sempre. Franco è descritto da tutti come un uomo mite e accomodante, per nulla incline alla violenza, neppure alla discussione più banale. Così come tutti descrivono ottimale e amorevole il rapporto fra lui e la moglie.
Escluse, almeno per ora, ragioni legate alle proprietà e alla gestione dell’azienda. Da tempo infatti era stata effettuata l’assegnazione delle quote ai due figli. Ultimamente poi Franco era particolarmente felice per la nascita d un altro nipotino. Era proprio questo nipotino l’argomento principale di Franco con amici e parenti ai quali manifestava una gioia immensa e la voglia di ritornare presto da lui, nel nord Italia dove vive la figlia. Tutti aspetti che rendono quella strage ancora più misteriosa e inspiegabile. La difesa legale della famiglia Fioretti è curata dall’avvocato Emilio Russo.

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