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TEANO – A scuola con la “tiella” per raccogliere la pioggia. Genitori e insegnanti indignati contro l’amministrazione comunale

teano. Secchi per contenere l’acqua che scende dal soffitto. Acqua che gocciola dal soffitto neanche ci fosse un rubinetto aperto. Il tutto succede sulla testa dei bambini seduti sui banchi. Benvenuti alla scuola per l’infanzia di Teano Scalo, periferia sud di Teano. Un plesso dove gli scolari più che di libri e cartella hanno bisogno di ombrelli e impermeabili. Una situazione limite che costringe decine di bimbi che frequentano questa scuola a convivere con i disagi dovuti alle infiltrazioni provenienti dal soffitto. Basta una minima pioggia per aumentare al limite della vivibilità la situazione. Anche la sicurezza è messa a repentaglio e i genitori sono giustamente preoccupati, poiché le infiltrazioni di acqua, possono anche rappresentare un serio problema per la staticità del soffitto. Si potrebbero staccare pezzi di calcinacci e di intonaco, ferendo gli ignari piccoli alunni. Poi passata la pioggia, permane il problema dell’umidità, aggravata dallo svilupparsi della muffa, alla quale qualche bambino potrebbe essere allergico.  I genitori si sono rivolti alla direttrice prof.ssa Antonietta Ragosta, la quale ha contattato gli uffici comunali competenti per chiedere la riparazione del soffitto, sollecitando anche attraverso una comunicazione scritta inviata al Comune di Teano, rassicurazioni riguardanti eventuali pericoli per i piccoli alunni. Sul posto è intervenuto anche l’ing. Mario Pellegrino, responsabile della prevenzione e protezione del circolo didattico di cui il plesso di Teano Scalo fa parte, il quale ha comunicato verbalmente alla direttrice che, al momento non esistono pericoli imminenti per gli scolari ma è evidente che il problema deve essere risolto in breve tempo sia per eliminare l’umidità sia per la formazione di muffe. Comportamento impeccabile quello della direttrice, la quale non ha esitato nemmeno a recarsi personalmente presso il plesso di Teano Scalo per sincerarsi della situazione.
Ma i genitori degli alunni non riescono a capire perché la direttrice non abbia seguito la stessa procedura attivata agli inizi dello scorso mese di novembre, quando pioveva nella vicina scuola elementare, facente parte dello stesso plesso, allorquando non esitò a chiamare i Vigili del Fuoco. In quella circostanza i caschi rossi inoltrarono una relazione al Comune di Teano e dopo circa venti giorni il tetto fu riparato. Ma i genitori non si sono fermati qui. In mattinata si sono recati dai Vigili del Fuoco e alla stazione dei Carabinieri di Teano ed informato loro della situazione, sottolineando che il prossimo passo sarà un esposto alla Procura di S.Maria C.V..
Quando è nato questo nuovo caso, dell’acqua che gocciolava dal soffitto, i genitori hanno prima di tutto voluto constatare di persona cosa stava succedendo, ma una mamma che ha provato a fotografare l’accaduto è stata ammonita da un’insegnante, poiché a suo dire le foto nella scuola non si possono fare. La mamma stava fotografando l’acqua dal soffitto e non i bambini che stavano a scuola.
E’ ovviamente normale che i genitori si preoccupino portando i propri figli in una scuola che gronda acqua dal soffitto, anche perché notizie di ferimenti di bambini a scuola per il crollo del soffitto sono state da poco tempo diffuse nei notiziari televisivi.

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