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PONTELATONE – Cimitero come discarica abusiva, il pm al giudice: condannare i tecnici. Assolvere il sindaco

PONTELATONE – Il pubblico ministero ha formulato la sua richiesta. Al giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto di condannare a 4 mesi di reclusione il custode del cimitero e il tecnico comunale. La stessa pubblica accusa, invece ha chiesto l’assoluzione per l’ex sindaco del paese del Monte Maggiore. Il giudice ha rinviato l’udienza di alcune settimane per decidere sulla vicenda.
Tre persone sono sotto processo: l’ex sindaco, Antonio Carusone, il tecnico comunale, Raffaele Marra e il custode del camposanto, Angelo Bellone. Tutti sono di Pontelatone.  Secondo l’accusa avrebbero violato gli articoli 81, 110 c. p. e 256 1 e 2 del decreto legge 152/2006 perché, in concorso tra  loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi,  Carusone, nella qualità di sindaco del comune di Pontelatone; Marra  nella qualità di responsabile dell’ufficio tecnico comunale; Bellone nella qualità di custode, consentivano il  deposito incontrollato ed una gestione illecita dei rifiuti nell’ambito della gestione del  cimitero di Pontelatone e, segnatamente, consentivano nell’area cimiteriale il deposito incontrollato di materiali di risulta derivanti da attività di estumulazione (resti di bare in  legno, avanzi di indumenti, imbottiture, lapidi, oggetti di arredo sacro) e da demolizioni edili (calcinacci, mattoni, tegole) in un quantitativo superiore ai 30 metri cubi. Fatti che l’autorità giudiziaria avrebbe accertato nell’estate del 2014. Il processo prevede a prossima udienza per gennaio 2019. Ora, con la prossima udienza e con la sentenza, si concluderà il processo di primo grado

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