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San Potito Sannitico / Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Vendevano informazioni su malati gravi alle imprese funebri, il giudice concede un altro mese al perito

San Potito Sannitico / Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Ospedale, vendevano informazioni sulle condizioni dei pazienti più gravi alle imprese funebri in cambio di pochi soldi: il perito che dovrà trascrivere le intercettazioni non ha ancora completato il proprio lavoro e quindi ha chiesto un rinvio al giudice che ha concesso al professionista un altro mese di tempo. Il processo è stato aggiornato a febbraio. Secondo l’accusa, due dipendenti della struttura sanitaria del capoluogo matesino vendevano notizie sulle condizioni di pazienti particolarmente gravi. Informavano  alcune imprese funebri sull’imminente morte di alcuni malati. In tal modo le imprese funebri beneficiarie dell’informazione arrivavano tempestivamente riuscendo ad accaparrarsi il funerale. Per questi fatti, accaduti nel 2011, sono sotto processo, ora, cinque persone. Angelo Miselli, di Piedimonte Matese; Luigi Sgueglia, di San Potito Sannitico; Giuseppe Di Nardo, di Gioia Sannitica; Marcellino Riselli, di Piedimonte Matese; Riselli Marcellino junior, di Piedimonte Matese sono davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i fatti contestati e portati alla luce da una precisa indagine dei carabinieri della compagnia del Matese. Secondo l’accusa Angelo Miselli, in qualità di assistente ospedaliero, e Luigi Sgueglia, in qualità di addetto alla sala mortuaria dell’ospedale di Piedimonte Matese, cedevano – più volte, in modo costante – informazioni riservate a due ditte di onoranze funebri. Beneficiavano delle informazioni riservate le imprese La Sannitica e Riselli & C. Servizi Funebri. Secondo l’accusa le informazioni riservate venivano pagate con somme da 25 a 100 euro. Nel collegio difensivo figurano, fra gli altri, gli avvocati Raffaella Mancini e Antonio Landino.

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