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TEANO / VAIRANO PATENORA – Storico incontro, la rabbia di Simone contro il governo sidicino e i “cugini” vairanesi

teano / vairano patenora. “Apprendiamo di un intervento del Presidente della Giunta regionale della Campania, On.le Stefano Caldoro, in occasione della presentazione del libro “La riscoperta della Patria – Perché il 150° dell’Unità d’Italia è stato un successo” di Paolo Peluffo, Consigliere della Corte dei Conti ed attuale Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; presentazione svoltasi presso l’Auditorium Parrocchiale di Vairano Scalo, Sabato scorso, 12 Gennaio.
Nel suo intervento, il Presidente Caldoro ha, tra l’altro, dichiarato che siti simbolo per l’Unità d’Italia, come quello di Taverna Catena, a Vairano Scalo, vanno salvati e restituiti alla fruibilità collettiva.
Per la verità, persone prudenti  prudenti, hanno evidenziato che su Taverna della Catena “ è tuttora aperta la disputa storica con Teano circa il luogo dell’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II “, ma non vorremmo che, in virtù del proprio credo riformista, il Presidente  Caldoro finisca , esondando,  col “revisionare” la nostra Storia; così come, di recente, già fatto dal suo ex compagno di partito, il Presidente dell’Istituto Enciclopedico Treccani, Giuliano Amato, non presente all’evento ma prefatore dell’opera suddetta.
Ciò che stupisce e che ci rende sgomenti è, però, il silenzio osservato dai nostri attuali amministratori, che può apparire disinteresse a tutelare la memoria dello storico Incontro di Teano;  prestigioso evento risorgimentale, avvenuto sul nostro territorio.
A fronte di roboanti affermazioni,  dei nostri Assessori e dello stesso Sindaco, che periodicamente si susseguono, ormai solo timidi atti vengono posti in essere al riguardo. Cosicché nell’opinione pubblica nazionale rischia di ingenerarsi, sempre più, un convincimento sbagliato circa il luogo esatto dell’incontro, peraltro basato su più che discutibili “prove”, prodotte da personaggi tutt’altro che disinteressati.
Per la cronaca, l’evento di Vairano, organizzato dalla sezione locale di quell’Istituto internazionale di Studi “G. Garibaldi” che aveva già dato prova di sé con la pubblicazione del volume “Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II il 26 Ottobre 1860 a Taverna Catena: Vairano e non Teano – Documenti e testimonianze sull’incontro (1860 – 2011)” a cura di Guerino Di Salvo, vedeva il patrocinio, oltreché dello stesso Comune e della Regione Campania, anche del Comune di Piedimonte Matese e godeva della “moderazione” del Sen. Carlo Sarro; trasversalità sorprendente, questa sannita, che sembra frutto di un’acredine, nei confronti della popolazione sidicina, degna di ben più remoti contrasti.
A loro dedichiamo queste parole, tratte dalle pagine della cronaca di Napoli, comparsa sul quotidiano “Il Roma” del 27 Ottobre 1860, n°300 : “Uno storico incontro; Vittorio Emanuele stringe la mano al Generale Garibaldi… verso le ore 8 e mezzo antimeridiane, il Re si trovava sulla Strada Caianello-Teano, al bivio della chiesa di Borgo, ivi gli andava incontro il Generale Garibaldi; cui il sovrano stringeva la mano. Vittorio Emanuele e il Dittatore procedevano quindi a fianco a fianco per circa dieci minuti, fino a Teano. A Porta Romana, si separavano”.
Questo il documento sottoscritto da “Un’opportunità per Teano” che punta l’indice sia contro glia ttuali amministratori comunali sidicini – caduti in un profondo letargo sulla questione dello storico incontro – sia contro  quelle istituzioni che si prestano a mere speculazioni campanilistiche.

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2 commenti

  1. Non conosco questo signor Simone che si aggiunge a chi continua a offendere la Costituzione Italiana. Questo signore non sa, o fa finta di non sapere, che la decisione definitiva Taverna Catena non è di Treccani, ma di un Decreto di Stato del 1967. La denominazione Teano fu solo una traduzione agiografica di comodo dei Savoia e può anche rimanere, non cambia nulla rispetto all’obiettivo del ruolo pubblico di Taverna Catena. Nel 1811, al 50°, furono messe lapidi a Teano e Vairano e in particolare a Vairano un autentico cippo. Il monumento abusivo di pote san Nicola è roba del 1960. La lapide di Teano del 1911,di cui conserviamo copia, fu delinquenzialmente cambiata in epoca fascista dagli squadristi teanesi. Pertanto il continuare a mantenere il monumento di ponte San Nicola ci costringerà a inoltrare denuncia verso gli amministratori di Teano di apologia al fascismo, se non lo toglieranno o ne cambiano la denominazione.

  2. Cari signori posto che questo incontro c’è stato nei vostri rispettivi paeselli ma a noi cosa importa che cosa siete riusciti a creare in virtù di tale evento? Ve lo dio io NULLA! Se non farci vergognare quando qualche sporadico turista viene a vedere il luogo dello storico incontro! Ma poi minacce di denunce,comunicati stampa per reclamare un incontro che si è rivelato la iattura del sud invece di perdere tempo per avere visibilità preoccupatevi dei veri problemi che affliggono il nostro territorio ai quali nessuno degli interessati ha posto mai rimedio e leggete i un po’ di storia così capirete hai sono stati i garibaldini ed i Savoia.