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PIEDIMONTE MATESE – Tribunale, verso la chiusura: Cappello strappa una proroga e spera nel nuovo governo

piedimonte matese. Il tribunale del Matese a corto di personale sarà dismesso quasi immediatamente.  Infatti, secondo le disposizioni giunte dai vertici del palazzo della giustizia, dal prosismo marzo – quindi poco più di un mese – ogni fascicolo, ogni singolo processo dovrà essere trasferito a Santa Maria Capua Vetere. In poco tempoo, quindi, i cancelli della struttura matesina potrebbero essere definitivamente chiusi. Contro questa decisione si è mosso  già il sindaco della città, Vincenzo Capello, che ha incontrato il presidente del tribunale  al quale ha cercato di esporre una serie di ragioni per le quali la perdita del tribunale potrebbe rappresentare un grave danno per una vasta area del territorio. In compagnia del sindaco anche l’avvocato Benny Iannitti, in qualità di consigliere comunale e presidente del consiglio civico. Dopo un lungo colloquio e dopo aver accertato che l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese si è resa disponibile per risolvere in parte la carenza di personale che,di fatto, blocca il buon funzionamento del tribunale, sarà oggetto di una maggiore attenzione con la speranza di arrivare, poi, ad una soluzione capace di salvare, almeno fino a settembre, con la speranza che il nuovo governo intervenga prima. Per Cappello e per tanti altri sindaci del territorio la perdita del tribunale rappresenterebbe  negare giustizia a tanti cittadini. All’incontro anche il vice  presidente dell’associazione, avvocato Antonio Palmieri e il componente del consiglio dell’ordine, Carlo Grillo e l’avvocato Carlo De Lillis.  “La nostra associazione – precisa Luigi Cimino – si impegna e si impegnerà senza risparmiarsi perché le istituzioni giudiziarie presenti sul territorio permangano senza scalfittura alcuna, perché è l’unico concreto baluardo della giustizia.  Noi pensiamo che ciò che abbiamo non debba essere toccato per l’utilità del cittadino matesino, non per noi avvocati. Noi pensiamo che ognuno è artefice del proprio destino; che il diritto alla giustizia è costituzionalmente garantito e che, se diventa ancora più oneroso ed esoso, diventa un diritto sopraffatto, annullato. E’ contro l’annullamento dei diritti di tutti che noi combattiamo. Se è vero che il Matese è zona interna, distante dai centri, di difficile raggiungimento, non possiamo credere che, per il mero risparmio, siamo puniti con la soppressione della sezione del tribunale e dei Giudici di Pace. E’ un controsenso, un non diritto, un aggravamento della realtà già di per sé disagiata. Il diritto di giustizia deve essere tutelato, migliorato, non annullato o enormemente aggravato. Molti risparmi si possono fare prima di sopprimere le strutture giudiziarie. E’ come sopprimere i pullman, che molto spesso sono l’unico collegamento per i nostri comuni”.

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un commento

  1. Chiudetelo quanto prima ormai inutile ufficio ad appannaggio di pochi avvocati locali che non vogliono perdere l’egemonia sul nulla poiché mancano giudici, cancellieri, ufficiale giudiziario e vi una evidente negazione della giustizia.