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PIEDIMONTE MATESE – Chiusura del Tribunale, Cappello incontra il presidente

piedimonte matese. Il Matese potrebbe perdere il proprio Tribunale, oggi una delegazione – capeggiata dal sindaco Vincenzo Capello incontra il presidente del Tribunale.  Al fianco del primo cittadino di Piedimonte Matese ci saranno anche Benedetto Iannitti, Luigi Cimino e Carlo Grillo. Esporranno al presidente le ragioni per le quali il tribunale deve restare in paese e soprattutto le azioni che hanno inteso attuare per sostenere i costi necessari per mantenere la struttura. L’iniziativa di Cappello sembra, ora, essere sostenuta anche da altris indaci dell’area. Per vincere l’apatia di alcuni primi cittadini del Matese,  Cappello, che nel giro di qualche settimana, fu  costretto ad inviare due documenti. Al primo documento, infatti, nessuno dei sindaci interessati – e sono tanti – ha ritenuto giusto rispondere all’appello impegnandosi per mantenere aperta la struttura. Solo il sindaco di Alvignano,  Angelo Di Costanzo, in quella circostanza, ha risposto alla richiesta di Cappello. Di Costanzo ha assicurato in linea di massima, la disponibilità dell’ente ad una compartecipazione alle spese necessarie al mantenimento dcl tribunale matesino. Il Comune di Piedimonte Matese, a sua volta, è disponibile a garantire i locali per la sede dell’attività giudiziaria e la copertura delle spese afferenti alla gestione dell’ufficio medesimo. “La nostra associazione – afferma il presidente dell’associazione avvocati, Luigi Cimino –  si impegna e si impegnerà senza risparmiarsi perché le istituzioni giudiziarie presenti sul territorio permangano senza scalfittura alcuna, perché è l’unico concreto baluardo della giustizia.  Noi pensiamo che ciò che abbiamo non debba essere toccato per l’utilità del cittadino matesino, non per noi avvocati. Noi pensiamo che ognuno è artefice del proprio destino; che il diritto alla giustizia è costituzionalmente garantito e che, se diventa ancora più oneroso ed esoso, diventa un diritto sopraffatto, annullato. E’ contro l’annullamento dei diritti di tutti che noi combattiamo. Se è vero che il Matese è zona interna, distante dai centri, di difficile raggiungimento, non possiamo credere che, per il mero risparmio, siamo puniti con la soppressione della sezione del tribunale e dei Giudici di Pace.  E’ un controsenso, un non diritto, un aggravamento della realtà già di per sé disagiata.

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