ROMA / MARZANO APPIO – Nascono le ‘catene di Sant’Antonio’ per fare politica

ROMA / MARZANO APPIO (di Nicolina Moretta) – Il modo di fare politica è sceso davvero in basso. Eravamo abituati alle così dette:”Catene di Sant’Antonio”, non ce ne voglia il Santo in questione, anche su messenger predicevano disgrazie se si fosse interrotta la catena dei messaggi, ma ora qualcuno cerca di fare politica usando lo stesso meccanismo, risparmiando solo la minaccia finale delle disgrazie, ma viene scritto alla fine del messaggio: ”Se ogni italiano ha 15 contatti e diffonde questa idea, in tre giorni, la maggior parte  di – degli – italiani la appoggerà – l’appoggerà – . Tu sei uno dei 15.” Non voglio essere una dei quindici. Il contenuto del messaggio non mi interessa. Mi interessa che il mio pensiero non sia la fotocopia di alcuno. Il tono comunque sembra coercitivo: come se chi non diffondesse il messaggio fosse uno stupido, e davvero dello stesso messaggio me n’è giunto più di uno nello stesso giorno. La cosa mi ha indignata, come se il mio pensiero dovesse essere un pensiero fotocopia di un iniziale sconosciuto che ha inviato per primo il messaggio. Eppoi, chi è questo sconosciuto? Perché non ha avuto, perlomeno, il coraggio di firmarsi? E perché chi ha inviato successivamente il messaggio non si è posto queste domande? No! Io non ci sto! Non voglio essere uno dei quindici. Anzi: questo uso sotterraneo del web mi turba, quanto mi turba la superficialità con la quale viene rinviato il messaggio. Rivendico la mia libertà di pensiero e che altri la rispettino. C’è stato chi ha dato la vita per questo ideale. Possibile che l’abbiamo già dimenticato?