SPARANISE – Drammatico incidente e allarme sicurezza, Ferrara invoca l’intervento dello Stato

SPARANISE – Drammatico incidente e allarme sicurezza, il consigliere comunale Vitaliano Ferrara invoca l’intervento dello Stato e chiede la convocazione urgente di un civico consesso pubblico per discutere sull’accaduto e per l’adozione, in concerto con le altre Istituzioni, delle misure adeguate ad impedire futuri analoghi episodi. Dopo la vicenda che ha scosso la comunità relativa all’arresto di Donato De Rosa, che con l’intento di vendicarsi, ha inseguito ed investito in via Posta Vecchia il giovane Salvatore D.F che ora versa in gravissime le condizioni, il consigliere comunale di minoranza Vitaliano Ferrara, con richiesta inoltrata al Presidente del Consiglio Comunale del comune di Sparanise, Eliana Veltre, ha chiesto la convocazione immediata e pubblica del Consiglio per discutere sull’accaduto e per l’adozione, in concerto con le altre Istituzioni, delle misure adeguate ad impedire futuri analoghi episodi. “La gente non ne può più e si pone numerose domande che il cronista non può non riportare – afferma il consigliere Vitaliano Ferrara -. Negli ultimi mesi numerosi sono stati gli episodi violenti registrati in paese che, secondo voci confidenziali ma attendibili, sarebbe diventato terreno di conquista da parte di bande senza scrupoli, di spacciatori violenti che si avvalgono della loro forza intimidatrice per neutralizzare qualsiasi tentativo di reazione della gente. Le stesse forze dell’ordine, nonostante l’oggettivo impegno culminato con gli innumerevoli controlli ed indagini dirette verso questi ambienti, sembrerebbero non riuscire a risolvere il problema. A Roma, una importante organizzazione criminale di origine Rom che per anni ha spadroneggiato soprattutto nel Lazio, è stata pesantemente ridimensionata dallo Stato dopo una testata rifilata da un loro associato ad un giornalista della Rai. Ci piace sperare che la tragedia di Salvatore sia almeno di stimolo per l’inizio di una efficace e definitiva reazione dello Stato verso questi ambienti. Questi delinquenti, che pur non svolgendo alcuna attività lavorativa fanno una vita di lusso ingiustificato senza che nessuno faccia delle semplici verifiche incrociate, debbono capire una volta per tutte che le nostre strade, le nostre piazze, i nostri luoghi di incontro, non sono la loro giungla, luogo a loro sicuramente più confacente. Debbono capire che i nostri figli non sono prede occasionali su cui sfogare la loro sete di violenza animalesca.  Devono capire che la società evoluta di oggi non è più adatta a loro, se ne facessero una ragione e si comportassero di conseguenza”.