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CAPUA – Banconote false, ecco tutte le misure cautelari

CAPUA – In data 16 ottobre 2018, nell’ambito di un’indagine diretta da questa Procura della Repubblica, ufficiali di P.G. della Compagnia Carabinieri di Capua, hanno dato esecuzione – in varie località del territorio nazionale – a un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dall’Ufficio GJ.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 8 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e alla cessione, nel territorio nazionale ed estero, di banconote false. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari sopra indicati, i predetti ufficiali di P.G. – coadiuvati da alcuni agenti della  Polizia Nazionale di Nanterre e Nancy (Francia), nonché, da personale di Europol – hanno, altresì, dato esecuzione a 5 Mandati di arresto Europeo (MA.E), emessi dal Giudice Istruttore del Tribunale Penale di Nancy (Francia), nei confronti di cittadini italiani. Inoltre, sempre nell’ambito della medesima attività investigativa di carattere transnazionale, le forze di polizia francesi, con l’ausilio di alcuni militari del NORM della Compagnia dei Carabinieri di Capua, hanno eseguito, in territorio francese, 9 fermi di polizia, nei confronti di cittadini francesi. L’articolata  attività  d’indagine  – che ha  consentito  l’emissione  dei  suddetti 22 provvedimenti,restrittivi – è stata svolta attraverso una pregnante collaborazione tra le autorità giudiziarie italiana e francese.Invero, il 23 maggio 2018, presso la sede di EUROJUST all’Aja (Olanda), ai sensi e per gli effetti del D.L. 15 febbraio 2016, n. 34 (attuativo della decisione quadro 2002/464/GAl), è stato sottoscritto un accordo costitutivo di una Squadra Investigativa comune Italo/Francese(SIC),diretta dal Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dal Giudice Istruttore del Tribunale Penale di Nancy (Francia) e composta da sostituti procuratori italiani e francesi, nonché, da ufficiali del NORM della Compagnia dei Carabinieri di Capua e della Polizia Nazionale di Nanterre e, da ultimo, da funzionari di EUROPOL e del Servizio per la cooperazione Internazionale di Polizia intervenuta quale organo investigativo di raccordo. Tale Squadra Investigativa Comune – la prima costituita tra l’Italia e la Francia – nel corso di 5 mesi di costante e fruttuoso lavoro, è riuscita ad accertare incontrovertibilmente la sussistenza di un’associazione criminale dedita ad assicurare – in modo particolarmente spregiudicato ed efficiente – lo smercio di banconote contraffatte (del valore nominale di 50, 100 e 500) dalla Campania verso altre località italiane ed estere. In particolare, è stato dimostrato che un ingentissimo quantitativo di banconote false, dopo essere state prodotte in stamperie ubicate in Campania e riconducibili al nucleo familiare facente capo a DE MARTINO Enrico, attraverso l’attività di intermediari italiani e francesi, venivano vendute e distribuite sia in Italia che in Francia.  Più nel dettaglio, le indagini espletate hanno consentito di ricostruire dettagliatamente un “network associativo” capillarmente strutturato, ben radicato nel territorio campano e con innumerevoli cointeressenze in varie regioni d’Italia e in Francia. Sotto il profilo metodologico, le investigazioni hanno fatto emergere i vari segmenti dell’attività criminale, che parte, evidentemente, dalla produzione dellebanconote false (tutte di pregevole fattura) e, attraverso un’opera di intermediazione esercitata a diversi livelli, giunge fino alla vendita al dettaglio delle stesse. Quanto ai ruoli ricoperti dagli associati, sono emerse inconfutabilmente:

–    la centralità di FRESEGNA Raffaele, DE MARTINO Enrico, DE MARTINO Vincenzo  e VERRILLO Tommaso, configurati quali veri e propri capi del!’associazione finalizzata alla produzione di banconote false e, attraverso una strutturata opera di intermediazione,alla vendita delle stesse sul territorio nazionale ed estero;

–    l’attività di acquisto, finalizzata allo smercio, operata dagli intermediari di secondo livello TODINI Romolo, GALDI Raffaele,MASTROPASQUA Vincenzo e V.AZZA Pasquale. Uno degli intermediari di secondo livello – il cui coinvolgimento nell’attività delittuosa è emerso nitidamente – è il cittadino francese Jean MISITI, il quale, attraverso i suoi contatti con i cittadini italiani DE MARTINO Marco (figlio di DE MARTINO Enrico), MISITI Antonino, MISITI Maria, PICCOLO Giorgio e PETTINATI Giovanni, ha acquistato ingenti quantitativi di banconote false al fine di immetterle in commercio sul mercato francese, attraverso la cessione ad ulteriori intermediari o a soggetti inconsapevoli. Proprio la figura di Jean MISITI ha rappresentato Panello di congiunzione tra le indagini italiane e quelle francesi che sono divenute, pertanto, così profondamente connesse, tanto da determinare la nascita di una Squadra  Investigativa  Comune. Magistrati e polizie giudiziarie di entrambi i paesi hanno diretto, coordinato e condotto le attività investigative in esame attraversoun’intensa e quotidiana collaborazione, i cui connotati essenziali sono stati elaborati nel corso di 3 riunioni operative tenutesi il 23 Maggio2018 a L’Aja (presso la sede di EUROJUST), il 9 luglio 2018 a Nanterre (presso la sede della locale Polizia Nazionale) e, infine, il 24settembre 2018 (presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere). Nel corso delle indagini, condotte con l’ausilio di attività tecniche, corroborate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, sonostati sottoposti a sequestro:

–     circa € 100.000,00 di banconote contraffatte, realizzate con grande maestria e indubitabilmente idonee ad ingannare la pubblica fede;

–     materiale vario – composto da stampanti, toner, barattoli di vernice, colori, telai per serigrafia e conta banconote – ritenuto idoneo per laproduzione di banconote false;

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, inoltre, è stato rinvenuto e sequestrato ilseguente materiale utilizzato al fine diprodurre le banconote false:

–     nr. 1 banconota contraffatta del taglio di 100 euro e un assegno inbianco con firma scansionata;

–     diversi computer e stampanti professionali ad alta risoluzione;

–     svariati rotoli di nastro termico, utilizzato in sostituzione della filigrana, all’interno delle banconote.

Per quanto concerne i provvedimenti cautelari eseguiti in Italia:

 

 

–      FRESEGNA Raffaele, classe 1953;

 

 

 

–      DE MARTINO Enrico, classe 1959;

 

 

 

–       DE MARTINO Vincenzo, classe 1983;

 

 

 

–      VERRILLO Tommaso, classe 1982;

 

 

 

sono stati attinti dalla misura cautelare della custodia  in carcere e tradotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere;

 

 

 

–       MASTROPASQUA Vincenzo, classe 1965;

 

 

 

–       TODINI Romolo, classe 1945;

 

 

 

–       GALDI Raffaele, classe 1970;

 

 

 

–       V.AZZA Pasquale, classe 1955;

 

 

 

sono stati attinti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari;

 

 

 

–       DE MARTINO Marco, classe 1987;

 

 

 

–       MISITI Antonino, classe 1981;

 

 

 

–       MISITI Maria, classe 1961;

 

 

 

–       PICCOLO Giorgio, classe 1995;

 

 

 

–       PETTINATI Giovanni, classe 1992;

 

 

 

sono stati attinti da Mandato di Arresto Europeo (MAE) e tradotti presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale.

 

 

 

I dettagli dell’operazione verranno compiutamente  esplicitati  nel  corso  di  due   conferenze stampa. la prima tenutasi presso la Procura della Repubblica di Nancy, in data 23 ottobre 201 8 e la seconda  programmata  presso  la Procura  della Repubblica  di Santa Maria Capua Vetere. in data 25 ottobre 2018.

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