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ROCCAMONFINA – Funghi e castagne, la grande “guerra” tra cercatori e proprietari dei fondi

ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – Ottobre  è tempo di castagne e di funghi e anche di una “guerra fredda” fra i proprietari di castagneti e forestieri che richiamati dalla bellezza non comune dei luoghi delle pendici del cono vulcanico di Roccamonfina, dalle belle e invitanti giornate di sole e, non di meno, dall’attrattiva di racimolare castagne e funghi nei suggestivi castagneti, si avventurano a cuor leggero alla ricerca dei doni naturali più attraenti della stagione autunnale, appunto: funghi e castagne, lasciando le automobili parcheggiate a ridosso dei castagneti, sul ciglio delle strade provinciali che portano a Roccamonfina. Ovviamente, non la pensano allo stesso modo gli agricoltori, proprietari dei terreni,  che considerano il frutto e i funghi dei loro terreni di loro proprietà, anche perché se i castagneti non sono fitti come una boscaglia, ma puliti e accessibili, si deve al loro duro lavoro di tutto un anno nel diserbare e potare. Senza contare che per essere cercatori di funghi  bisognerebbe sostenere un esame per avere un patentino  rilasciato dalla Comunità Montana o dall’Amministrazione  Provinciale. Di fatto rimane che, di questi tempi, capita qualche volta che i cercatori di funghi che hanno lasciato le automobili parcheggiate sul ciglio della strada trovino le quattro ruote delle loro auto bucate. E la vecchia “guerra fredda” nell’area dei castagneti più belli d’Italia continua.

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