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TEANO – Il Vescovo Aiello non dimentica i poveri

TEANO. Messaggio natalizio di S.E. Mons. Arturo Aiello, Vescovo della Diocesi di Calvi e Teano: “Fervono gli ultimi preparativi per il Natale 2012. Si animano nella notte, come per un santo contagio, gli alberi, nei giardini o dietro le imposte delle case, sottratti al buio e illuminati dai led che si rincorrono, occhieggiano, si accendono e si spengono come lucciole sul melo nei ricordi di maggio della nostra infanzia.  Eppure, nonostante la poesia che accende la fantasia dei bambini quando scende la sera, c’è, a leggere bene, un che di stanco e di artefatto dietro le luci ammiccanti di questo Natale. Siamo stati tutti un po’ più lenti ad addobbare case e strade e non ci hanno illuso le luci natalizie dei centri commerciali ammiccanti già da fine ottobre. Cosa succede? Siamo tutti col piede sul freno e quasi innervositi dall’armamentario pubblicitario che più degli anni scorsi suona vuoto e ingannevole. Nei palazzi di Erode si discute su chi sia il più bello di tutto il reame e Gesù Bambino, oggi come allora, è solo un numero, un elettore troppo piccolo cui fare attenzione per le prossime passerelle. Maria non ha i soldi per comprare il latte per il figlio neonato e Giuseppe mostra sconsolato la seconda rata IMU che gli è caduta sul collo per l’occupazione abusiva di una stalla nelle campagne di Betlemme. Fa freddo in questo Natale e rischiamo tutti di finire come la piccola fiammiferaia della fiaba omonima a guardare il natale dei ricchi da una postazione scomoda e in odore di assideramento. Ma esiste il natale dei ricchi? Conosco un solo natale possibile: il natale dei poveri. quello doc, gli altri sono sempre e solo taroccati. Per questo approfitto di queste righe per consolare e incoraggiare i tanti (Troppi!) che ritengono di non avere diritto di cittadinanza nel Natale 2012 e che tuttoggi a Teano non ha avuto un rumore di petardi (finalmente!) e si augurano presto che passi il  25 dicembre e il 1° Gennaio per poter uscire dal rifugio antinatale. Ad essi il Vescovo si rivolge volentieri ricordando che la fascia di povertà allargata è, al di là delle ingiustizie subite, una opportunità unica per fare Natale veramente. Con piccole cose, poveri addobbi, ma aperti ad accogliere il Dio fatto uomo e l’uomo, ogni uomo, chiamato ad essere dio. A una sola condizione che è come il passaporto per entrare nel Natale vero: la povertà. Maria, Giuseppe, i pastori, i magi, cercano perché non posseggono, incontrano Dio-Bambino perché non sono chiusi nelle torri delle loro false certezze. Sono mendicanti che vivono di niente e per questo sono per le strade. Sarà che questo Natale, figlio di un dio minore, è l’opportunità per scoprire il vero NATALE? Vuoi vedere che il crollo dell’economia occidentale è una occasione per guardarci negli occhi, prenderci per mano e accoglierci gli uni gli altri condividendo il poco che abbiamo?

Auguro a tutti di cogliere questa opportunità che è la condizione per sentirci visitati da dio.

Buon Natale da…poveri!

+ Arturo Aiello

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