Piedimonte Matese – PUC copiato, ecco i documenti che “incastrano”di Di Lorenzo. Tutto certificato. La minoranza dorme sonni profondi

Piedimonte Matese – Per chi dice che il PUC non c’era, ecco di documenti che dimostrano il contrario. Ecco i documenti che dimostrano come, per alcuni amministratori, diventi più importante fare propaganda, confondere le acque, che risolvere realmente un problema. Nel caso specifico l’impressione è che si stia mentendo sapendo di mentire. Nel verbale (redatto il 14 dicembre 2017, con protocollato 2374AT) la calligrafia è di Loreta De Marco, mentre le firme sono di Liberato Paterno e Mario Montanari (all’epoca tecnico del comune).
Basta leggere il rigo 6 del verbale (scritto a mano, allegato qui, in fondo all’articolo)  dove si parla di PUC AGLI ATTI che va ben oltre il preliminare, ma ammette l’esistenza dell’intero PUC agli atti.  Mentre “l’amministrazione del fare” perde tempo c’è  il PUC definitivo agli atti da oltre 2 anni sul comune di Piedimonte Matese. Possibile che neanche la minoranza si è resa conto di questo? Si poteva direttamente adottare e pubblicare per le osservazioni (come prevede la legge), nonchè mandarlo agli enti deputati per l’acquisizione dei pareri di legge. Cosi chè la gente anzichè essere presa in giro e convocata per chiacchiere inutili e di sola propaganda, avrebbe potuto in maniera costruttiva e partecipata esprimere e mettere per iscritto tutte le osservazioni al piano come la legge consente. Sull’accoglimento o meno delle osservazioni, si esprimere poi il consiglio comunale all’atto della definitiva approvazione del Piano.  E’ evidente che se si fosse seguita la “strada maestra” (quella sopra elencata) In molto meno di un anno e mezzo il PUC sarebbe già stato approvato, con la nuova amministrazione che avrebbe potuto esercitare tutte le sue prerogative. Tutto questo si poteva fare in circa quattro mesi dall’insediamento.