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Antonio Di Nardo, all'epoca dei fatti comandate vigili urbani di Teano

Teano – Cittadini “spioni” e vigili urbani smemorati, Pubblico Ministero irritato

TEANO – Un cittadino di Teano è finito sotto processo penale con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Nei giorni scorsi si è celebrata l’udienza del processo a carico del 50enne sidicino. E’ stata una udienza “movimentata” che avrebbe visto il Pubblico Ministero particolarmente contrariato per l’atteggiamento di qualche teste. Sul banco dei testimoni sono saliti numerosi vigili  urbani (alcuni ancora in servizio, altri in pensione). Dovevano ripercorrere gli episodi che hanno determinato il processo odierno. Ma non tutti sono riusciti a farlo. Uno dei testimoni, in particolare, è stato colto da totale amnesia, tanto che il giudice lo avrebbe ripreso più volte. Non sarebbe riuscito a ricordare nulla di quei fatti, nonostante il dettaglio che alcuni degli atti portavano la sua stessa firma. La questione – secondo l’accusa – nasce alcuni anni fa, quando l’attuale imputato, incominciò a creare una serie di situazioni a danno dei caschi bianchi sidicini. Le puntuali relazioni di servizio, inviate dall’allora comandante della polizia municipale, Antonio Di Nardo, alla procura della repubblica si Santa Maria Capua Vetere, hanno condotto all’attuale processo

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