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VAIRANO PATENORA – Concorso comandante polizia municipale, scatta la diffida. Martone: il bando va revocato

VAIRANO PATENORA – Concorso per comandante polizia municipale, Giampiero Martone (Sinistra Italiana): il bando va revocato. Intanto fa sapere che è stata presentata una diffida al sindaco. Queste le parole di Martone in merito: “Negli ultimi giorni eravamo stati avvisati, amichevolmente e informalmente,che si era consolidata una  volontà dell’attuale maggioranza di ravvedersi, legalmente e moralmente;dell’evidente e illecita forzatura, nel bando di concorso per comandante Polizia Municipale, riservato ai soli residenti in Vairano Patenora; della raccapricciante  e ridicola forzatura nel mantenere il rapporto a tempo determinato di una vincitrice di concorso di vigile urbano a tempo indeterminato; nel mantenere l’equivoco comportamento a non completare, con la graduatoria ancora valida, i posti vacanti di vigile urbano posti a concorso, mentre nello stesso tempo si consente, a due dei primi in graduatoria,  la mobilità presso altri comuni. Per tale ragione ci siamo astenuti momentaneamente, in attesa della possibile pubblicazione di atti amministrativi dovuti, di assumere le dovute iniziative verso le Autorità Amministrative superiori, affinchè assumessero i dovuti provvedimenti. Purtroppo nulla di formale, a questa data, è stato deciso e deliberato;  tanto ci obbliga a protocollare e notificare formale diffida nei confronti del Sindaco, della Giunta e degli Uffici preposti; dandone la dovuta conoscenza alle Autorità di Governo oltre l’invio di una precisa istanza all’Autorità Giudiziaria. Non si tratta solo del dovere di richiamare tutti al rispetto della Legge; nemmeno solo della necessaria attività di opposizione e controllo verso un’amministrazione verso cui abbiamo un forte giudizio negativo. Soprattutto ci sentiamo nel dovere primario di difendere gli interessi legittimi del Comune e della Collettività, che si vedrebbero poi costretti, difronte a legittimi interessi e Diritti di lavoratori e privati, a far fronte a evidenti danni appesantendo i debiti di bilancio a scapito delle tasche dei cittadini. Sulla prima questione, sia chiaro,la residenza nel comune che pubblica il bando non può mai essere condizione e vincolo per partecipare al concorso. Non si può continuare nel continuo tentativo di gestire la Polizia Municipale, in questo Comune ,scavalcando la  Legge dello Stato, per premiare possibilmente qualche amico di clientela elettorale; al  Sindaco Cantelmo e alla sua vecchia maggioranza va onestamente ricordato che, sempre per una situazione legata ai caschi bianchi,  finirono sotto processo e poi, fortunatamente per loro, fu archiviato perché non fu consumato il reato e nonostante ciò continuano a forzare la mano. La partecipazione a un concorso pubblico non può subire limitazioni residenziali; come stabilito già dalla Corte Costituzionale, eventuali deroghe possono essere ammesse solo in via del tutto eccezionale ed a condizione che siano motivate da specifiche e fondate ragioni. Ad esempio si può chiedere una specifica residenza se questa è propedeutica alla finalità di assolvere in modo più tempestivo e valido a specifici servizi, altrimenti non attuabile con identico risultato. In ogni caso, la residenza può divenire elemento di selezione solo dopo lo svolgimento del concorso, nel caso in cui si verifichino situazioni di parità di punteggio; in tale ipotesi il bando può prevedere una preferenza a favore di chi risiede a minore distanza dal luogo di svolgimento dell’attività; ciò al fine di ottenere una migliore prestazione. Oltretutto alla base vi sono i noti vincoli dei trattati dell’UE, che impongono da un lato la libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità europea (con abolizione di tutte le discriminazioni fondate sulla nazionalità per quanto riguarda l’assunzione, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro); dall’altro la libera circolazione dei cittadini che hanno il diritto di spostarsi liberamente, non solo per scopi lavorativi, all’interno del territorio dell’Unione. Addirittura, con gli ultimi provvedimenti UE, tutti i Comuni devono rivedere i regolamenti per i mercati settimanali, rifacendo l’assegnazione degli spazi con la libera partecipazione di aziende provenienti da altri Paesi Europei,se fanno domanda. L’ Amministrazione deve assolutamente revocare la delibera di indizione annullando questo Bando e riproporlo deliberando nel modo giusto e legale; facendo queste forzature irresponsabili illudono semplicemente i cittadini e i giovani di Vairano; se li vogliono veramente aiutare lo si fa con intelligenza nel quadro delle Norme Legali. Sulla seconda questione Inoltre, vanno evitate altre vertenze formalizzando il rapporto di lavoro a tempo indeterminato dell’ Agente di Polizia Municipale che ancora oggi  fate risultare precaria, nonostante  in graduatoria utile in quanto vincitrice  di un concorso. la Legge è chiara e stabilisce che qualora ci fosse un caso di riassunzione di un lavoratore a termine, è previsto che il secondo contratto si considera a tempo indeterminato; per la verità la vigilessa si può già considerare a tempo indeterminato in quanto, per legge, se si prolungano i primi tre mesi devono trascorrere almeno 10 giorni e se si prolungano i primi sei mesi devono trascorrere almeno 20 giorni. La vigilessa sta lavorando in continuazione da un anno almeno. Vi invitiamo a non consolidare la ridicolezza, come si fa ad assumere a tempo determinato una vincitrice di concorso a tempo indeterminato? Non avete alcuna ragione, soprattutto economica, dal momento che nello stesso arco l’amministrazione ha ridotto le spese di due vigili mandati per mobilità, oltre alla grave carenza di vigilanza di cui Vairano non può più farne a meno. Sulla terza questione non si può fare a meno di avere il fondato sospetto che non si va al completamento dei posti di vigile messi a concorso per far scadere la validità della graduatoria e continuare a illudere clientelarmente qualche giovane vairanese,rifacendo il concorso. Non sarà certo facile però, convincere le Autorità di Governo e Giudiziaria, a che titolo si fa subito un altro concorso avendo fatto trascorrere tre anni omettendo di assumere gli aventi Diritto in graduatoria. Il nostro invito, onesto e consapevole, anche in rispetto dell’amicizia che ci lega a tanti amministratori sentendoci parte di una Comunità a cui vogliamo bene, E’ COMPLETATE SUBITO I POSTI MESSI A CONCORSO E IN CONDIZIONE VALIDA NELLA GRADUATORIA”.

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