PIEDIMONTE MATESE – Giornata Europea del Patrimonio, visite guidate lungo il percorso dell’antica Filanda Egg

PIEDIMONTE MATESE – Una intera giornata dedicata al paesaggio e al patrimonio d’arte, con un fil rouge che accompagnerà ad uno dei periodi più floridi della storia recente di Piedimonte Matese, quello della Filanda fondata nel 1812 dallo svizzero Gian Giacomo Egg e divenuta, in breve tempo, la realtà manifatturiera più importante del Regno delle Due Sicilie. Grazie alla sinergia fra laSoprintendenza di Caserta e l’Associazione culturale Byblos – idee per la mente, con il patrocinio della Città di Piedimonte Matese, domenica 23 settembre, Giornata Europea del Patrimonio, ci sarà la possibilità di conoscere più da vicino fatti, storie, luoghi legati alla presenza degli Svizzeri e alla Filanda che Egg impiantò all’interno del dismesso Convento dei Carmelitani, su concessione di Gioacchino Murat. Oggi la Filanda non esiste più ed anche il convento dei Carmelitaniandò distrutto dopo la seconda guerra mondiale. Resta, però, quel filorosso affidatoalla memoria che permetterà di riscoprire, non solo idealmente, alcunedelle tracce ancora presenti in città e legate al periodo d’oro della filanda. Fra i luoghi che ancora oggi riconducono agli anni di Egg e alla sua straordinaria impresa ci sono, in particolare, la bellissima Villa Berner, in via Cila, l’edificio di via de Cesare dove vennero ospitate le maestranze impiegate nell’opificio poco distante, il piccolocimitero detto “degli Svizzeri”, in via San Marco, dove nel 1843 fu sepolto lo stesso Egg. Le visite guidate inizieranno da Largo San Domenico alle 10,12,16,18,20 e si snoderanno lungo l’ideale percorso della filanda: via Cila-Villa Berner-Acquedotto del Maretto-Piazza del Carmine-Villa Comunale-Cimiero degli Svizzeri-Via San Marco. Fu soprattutto l’incredibile ricchezza d’acqua della città di Piedimonte, unita alla disponibilità del vecchio convento dei Carmelitani, a suggerire a Gian Giacomo Egg di avviare proprio ai piedi del Matese una nuova avventura economica. Fra narrazione e memoria, sarà quindi possibile rivivere lo spirito e l’atmosfera di quel tempo immaginando quale fosse la bellezza – oggi perduta – della città di Piedimonte. Bellezza più volte esaltata da Gian Giacomo Egg nei suoi numerosi dipinti, oggi testimoni di prim’ordine nel racconto per immagini di quegli anni straordinari.

 

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