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SAN FELICE A CANCELLO – La maledizione della famiglia De Lucia: lei uccisa dal marito a 27 anni, il padre ucciso da un vicino di casa

SAN FELICE A CANCELLO – Aveva perso il padre il 10 agosto del 2000, Giovanna De Lucia, la 27enne madre di 3 figli uccisa ieri dal marito Giovanni Venturano con nove coltellate a San Felice a Cancello, nel casertano. Luigi De Lucia era stato ucciso da un pensionato di 74 anni, Antonio Gagliardi per una lite tra vicini per la costruzione di un pollaio. Gagliardi sparo’ colpi di fucile in rapida successione contro la cognata, due suoi figli e il fratello di questa, Luigi De Lucia appunto, tutti in una villetta di fronte la sua casa. Il corpo della donna si trova ora nell’istituto di Medicina Legale di Caserta in attesa dell’esame esterno disposto dal pm di turno. Il marito, invece, e’ in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Nei prossimi giorni dovra’ essere ascolto dal giudice delle indagini preliminari.

L’omicidio di domenica scorsa: Dopo il perdurare di litigi familiari, da qualche giorno si erano lasciati. Lei, DE LUCIA Giovanna, classe 85, originaria di Maddaloni, con tre figli, era tornata a vivere con la madre. Lui, VENTURANO Giovanni, coetaneo originario di San Felice a Cancello, oggi intorno alle 15.00 era andato a trovarla, forse per ricucire i rapporti o forse per farla definitivamente finita. Ed è stato proprio così, ma nel peggiore dei modi. Dopo essersi chiusi da soli in una stanza e dopo l’ennesima lite, l’uomo ha colpito ripetutamente la donna con un coltello artigianale composto di una lama lunga 20 cm. Non poteva che essere letale per la donna, che riportando diverse ferite alla schiena, al petto ed alla gola, dopo essere stata soccorsa da personale del 118 ed immediatamente condotta presso l’ospedale di Maddaloni, intorno alle 18.00 è deceduta. Il VENTURANO nell’immediatezza, viste le gravi condizioni in cui versava la moglie, ha cercato di togliersi la vita anche lui utilizzando la stessa arma che ha rivolto contro se stesso procurandosi lesioni all’addome ed alla gola. È stato condotto anche lui presso l’Ospedale di Caserta dove è tutt’ora ricoverato. Non è grave, probabilmente sarà dimesso a breve, ma per lui si apriranno le porte del carcere per l’orribile omicidio commesso. I Carabinieri della Stazione di Cancello Scalo, infatti, allertati dal personale del 118, a loro volta notiziati da un familiare della donna, intervenuti nell’appartamento di via Polvica, hanno ricostruito l’accaduto constatando l’orribile dinamica dei fatti che ha portato la follia dell’uomo ad interrompere un’altra giovane vita, vittima di un “amore malato”.

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