PIETRAVAIRANO. Il comune di Pietravairano non rinuncia ad entrare nel Parco Regionale del Matese. Il sindaco Francesco Zarone ci riprova – dopo numerosi tentavi andati finora a vuoto – e si affida, questa volta, al presidente del consiglio regionale, Paolo Romano. L’incontro fra i due è avvanuto già e si è svolto poche sere fa, in un noto locale della zona. Il presidente del consiglio regionale avrebbe assicurato a Zarone che l’adesione del municipio pietravairanese al Parco potrebbe avvenire in tempi rapidissimi. L’adesione è importante anche per evitare, in futuro, ulteriori “appetiti” da parte dei cavaioli che già stanno tentando di “sbranare” monte Monaco. Proprio la mancata delocalizzazione degli impianti del Gruppo Moccia da Caserta a Pietravairano il gruppo industriale si sente danneggiato e cita tutti in giudizio. Per i presunti danni subiti potrebbe “accontentarsi” – subito – di una somma che supera di poco i diciannove milioni di euro. Dopo il 31 dicembre, invece, la somma crescerà fino a superare i quaranta milioni di euro. Tutto scritto, nero su bianco, in un atto di citazione che il gruppo Moccia ha notificato, nei giorni scorsi, ai “nemici” che si oppongono al progetto di delocalizzazione degli impianti casertani. La battaglia ambientalista, quindi, potrebbe costare molto cara ai pietravairanesi. Il gruppo Moccia spa chiede un risarcimento danni attraverso una cifra enorme per le possibilità del piccolo centro. Il gruppo Moccia, ora, ai giudici chiede di condannare il municipio, la provincia e la regione per i danni che il comune e gli altri enti in gioco, avrebbero arrecato all’azienda con una inutile e strumentale diniego della delocalizzazione.
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