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VAIRANO PATENORA – Prometteva falsi posti di lavoro in cambio di 20mila euro, Cocco ritorna ai domiciliari

Vairano Patenora. Nella serata di ieri 03 dicembre i militari locale stazione eseguivano nei confronti di COCCO Ivan Campitelli, 49enne, un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento emesso in data 29/11/2012 dall’ ufficio di esecuzione per la carcerazione di Roma è stato ad egli notificato presso l’abitazione dove era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari per millantato credito. L’arrestato è statocondotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Oggi potrebbe ritornare ai domiciliari, su richiesta dell’avvocato difensore dell’uomo.

Le accuse: Vendevano falsi posti di lavoro presso il mintesro. Chiuse le indagini a carico di sei persone, accusate dagli inquirenti. E’ stato condannato ad oltre un anno di reclusione per i fatti accaduti alcuni anni fa. Ieri mattina l’uomo è stato trasferito dalla sua abitazione di Caserta, nella quale già da lungo tempo era relagato agli arresti domiciliari, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.  I legali dell’uomo sono già in azione per tentare di ottenere nuovamente il beneficio dei domiciliari. I fatti sono quelli portati alla luce qualche anno fa da un’articolata indagine dei carabinieri. Sono sei, secondo la Procura della Repubblica di Roma, i componenti del sodalizio accusato di aver venduto falsi posti di lavoro presso il Ministero delle attività Culturali. Cinque figure sono state già individuate: la mente, Ivan Cocco Campitelli, venne arrestata nel gennaio del 2011 e i quattro complici denunciati a piede libero. Si tratta del vairanese Ermanno Carozza, Iolanda Esposito, Filippo Corvino e Giuseppe Piccolo. Una sesta persona è ancora da indentificare, veninva presentato come il dottor Merola, dirigente del Ministero. Sarebbero undici le persone truffate dal gruppo. Fra loro ci sarebbero quattro donne e sette uomini., tutti giovanissimi. La truffa messa in piedi da Cocco avrebbe fruttato oltre 150mila euro. Mediamente ogni “cliente” pagava circa 13mila euro. A volte si arrivava anche a 20mila euro. Quasi sempre giovani vicini ai trenta anni, alla ricerca disperata di un impiego “sicuro”. Per tranquillizzare le proprie vittime, Ivan Cocco Campitelli – 47enne di Vairano Patenora, ma da tempo domiciliato a Caserta – non esitava a produrre documentazione falsa, con tanto di stemma del Ministero, timbri e firme. Comunicazioni che così apparivano quasi reali.
Ma la felicità di intere famiglie è durata giusto il tempo di arrivare a Roma dove le vittime realizzavano d’essere state ingannate. La rabbia ha portato numerose vittime dai carabinieri a denunciare la truffa subita.

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